Veneto Classic 2023, a Bassano del Grappa fa festa Davide Formolo! Doppietta UAE con Marc Hirschi, 3° Filippo Zana

Davide Formolo chiude in bellezza la stagione conquistando la Veneto Classic 2023. Il corridore dell’UAE Team Emirates è giunto in solitaria sul traguardo di Bassano del Grappa dopo aver allungato a 4200 metri dalla conclusione, sull’ultimo tratto di salita, staccando il compagno di squadra Marc Hirschi e Filippo Zana (Team Jayco AlUla). L’elvetico ha poi avuto la meglio sull’ex campione italiano nella volata valida per la seconda piazza, confermando il feeling con questa gara dopo il secondo posto del 2021 e la vittoria dello scorso anno. Nella top-10 di giornata si segnalano anche il quarto posto di Andrea Vendrame (Ag2r Citroën) e il sesto di Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), che hanno chiuso con un ritardo di 28″ assieme ad Andreas Kron (Lotto Dstny), oltre al decimo di Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Dopo diversi attacchi e tentativi, tre corridori riescono ad avvantaggiarsi sul gruppo trascorsi circa 18 chilometri di gara. Sono Marco Frigo (Israel-Premier Tech), Joseph Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team) e Michael Belleri (Biesse-Carrera) ad andare a comporre il drappello al comando, ma alle loro spalle gli attacchi non si fermano e Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Jonathan Guatibonza (GW Shimano-Sidermec) provano a riportarsi su di loro. Il gruppo va però a riassorbire i due contrattaccanti, mentre il terzetto di testa riesce faticosamente a portare il proprio vantaggio appena oltre il minuto.

La General Store-Essegibi-F.Lli Curia, che non è riuscita a entrare nella fuga, mantiene infatti alta l’andatura nel plotone finché, dopo 40 chilometri di gara e con il gap ormai a 2′, non riesce a sganciare Lorenzo Peschi, che assieme a Ben Granger (Mg.K Vis Colors for Peace) prova a riportarsi davanti. I due inseguitori riescono però a riavvicinarsi solo fino a 1’50” dal terzetto al comando, il cui vantaggio sul gruppo lievita invece rapidamente fino a toccare i sei minuti. Gradualmente, Peschi e Granger iniziano a perdere terreno e, all’ingresso del primo circuito di giornata, quello di La Rosina, il loro ritardo è ormai superiore ai 4′, mentre inizia anche a piovere leggermente sulla corsa.

I due inseguitori vengono quindi ripresi all’inizio della seconda scalata della salita di La Rosina, scollinata dal gruppo con 5′ di ritardo da Frigo, Rosskopf e Belleri. Con la Alpecin-Deceuninck a prendere in mano la situazione, gli ultimi due passaggi sulla salita vedono il plotone ridurre il gap a tre minuti, che scende poi a 2’30” una volta affrontato per la prima volta lo strappo in pavé di La Tisa, già all’interno del secondo circuito di giornata. Prima del secondo passaggio, Milan Menten (Lotto Dstiny), Natnael Tesfatsion (Lidl-Trek) ed Erik Fetter (Eolo-Kometa) evadono dal gruppo e si avvicinano a 1’15” dai battistrada, dove Belleri non riesce a tenere il ritmo degli altri due sul duro strappo.

Il plotone, già abbastanza selezionato, affronta invece la salita con un ritardo di 1’40” e con Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) che provano ad allungare. I due si riportano rapidamente sui tre inseguitori, andando così a formare un quintetto che ai -40 dalla conclusione ha un minuto da recuperare sulla testa della corsa, sulla quale è riuscito a rientrare Belleri. Il ricongiungimento tra i due gruppetti avviene rapidamente, a 33 chilometri dal traguardo, ma il gruppo, tirato dall’Uno-X Pro Cycling Team, non è lontano e ai piedi del terzo passaggio su La Tisa ha un ritardo di circa 15″. La salita viene affrontata a tutta velocità da Formolo, con il quale riescono a rimanere soltanto Oldani e Tesfatsion, mentre gli altri vengono riassorbiti da ciò che resta del gruppo, composto all’incirca 20 unità, che in seguito si avvicina a 10″ dai battistrada.

A quel punto allungano Matteo Trentin (UAE Team Emirats), Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën) e Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling), che in un attimo si riportano su Formolo, Oldani e Tesfatsion, ma il gruppo va a riprendere tutti quanti a 21,5 chilometri dall’arrivo, appena prima dell’ultimo passaggio su La Tisa. L’alta andatura con la quale viene affrontato lo strappo non consente a nessuno di attaccare, ma alla scollinamento il gruppo è allungatissimo e si spezza brevemente in alcuni tronconi, prima di ricompattarsi. Forte ancora della presenza di quattro uomini, l’Uno-X torna davanti per tenere alto il ritmo ed evitare ulteriori scatti nei chilometri che precedono l’ascesa in sterrato della Diesel Farm. Appena iniziata la salita, ai -10 dalla conclusione, Filippo Zana (Team Jayco AlUla) si porta in testa e fa il forcing, al quale riesce a tenere testa solo Marc Hirschi (UAE Team Emirates).

Il ritmo imposto dall’ex campione italiano è troppo anche per l’elvetico, che sceglie quindi di salire del proprio passo, mantenendosi a pochi secondi dal battistrada. Quando la strada spiana, Hirschi riesce così a riportarsi su Zana, e lo stesso riesce a fare Formolo poco dopo essere usciti dal tratto di sterrato. Con ancora 7000 metri da percorrere, i tre possono vantare un margine di circa 15″ sui più immediati inseguitori, Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) e Andreas Kron (Lotto Dstny), che riescono leggermente a riavvicinarsi sfruttando la scarsa collaborazione nel terzetto al comando, dove Hirschi prova ad allungare a 5,7 chilometri dall’arrivo. Zana va a chiudere sull’elvetico e prova a sua volta a mettere in difficoltà gli altri due all’inizio dell’ultimo strappo, quello di Contra’ Soarda.

Sia Formolo che Hirschi riescono però a tenere la ruota del corridore del Team Jayco AlUla, e il primo rilancia ulteriormente riuscendo a prendere un leggero margine a 4200 metri dal traguardo. Con Hirschi a fare la guardia su Zana e a non dare cambi, il vantaggio di Formolo aumenta nella breve discesa successiva e nel tratto di pianura finale, con il veronese che si presenta all’ultimo chilometro con un vantaggio rassicurante. Il quasi 31enne può così gestire il non semplice finale, piuttosto tortuoso e con strada stretta, e, nonostante un piccolo brivido quando la ruota posteriore gli slitta via in una curva a 200 metri dall’arrivo, va quindi a conquistare il secondo successo stagionale dopo quello ottenuto due settimane fa alla Coppa Agostoni. Alle sue spalle, il compagno di squadra Hirschi non ha problemi ad andare a prendersi il secondo posto davanti a Zana, chiudendo con un ritardo di 14″.

Risultato Veneto Classic 2023

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