Tour de France 2023, Jay Hindley va in fuga e si prende tappa e Maglia Gialla – 2° Ciccone, Vingegaard stacca Pogacar

Succede di tutto nella prima tappa pirenaica del Tour de France 2023. Il più contento a fine giornata è Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) che, entrato in una maxi fuga di una quarantina di corridori ad inizio tappa, è riuscito a staccare tutti i compagni di attacco e resistere al rientro di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che nell’ultima salita di giornata a sua volta ha staccato Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Al termine di questa frazione l’australiano si trova davanti a tutti anche in classifica generale: sua la Maglia Gialla con trenta secondi di vantaggio sul campione uscente. Nello scontro diretto tra Vingegaard e Pogacar lo sloveno perde circa un minuto. Grande protagonista di giornata anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek): pure lui inseritosi nella prima azione di giornata chiude poi al secondo posto di tappa, issandosi sul podio virtuale in classifica generale.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La corsa parte veloce sin dal chilometro zero con Victor Campenaerts (Lotto Dstny) che prova subito a portare via una fuga. Il suo tentativo non ha fortuna, con troppi corridori che si muovono tutti assieme sin dalle prime pedalate di corsa. Poco dopo è Pierre Latour (TotalEnergies) a muoversi, riuscendo a guadagnare fino ad una massimo di trenta secondi, ma alle sue spalle la bagarre riprende velocemente e la sua azione si esaurisce dopo neanche venti chilometri di corsa nei quali hanno già provato a muoversi anche Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), Mathieu Van Der Poel (Alpecin – Deceuninck), Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), mentre comincia il calvario di Fabio Jakobsen (Soudal-QuickStep), che fatica a seguire il ritmo di un gruppo sempre più sfilacciato e costantemente scosso da nuove accelerazioni.

Ripreso il corridore francese, è il suo connazionale Alaphilippe a provare subito a ripartire, senza fortuna. Dopo un nuovo tentativo di Latour si forma un gruppo molto nutrito al comando, nel quale si trovano anche Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ). La mossa sembra piacere a Pogacar, che con poche pedalate manda nel panico mezzo gruppo, costretto a seguire la contromossa della Jumbo-Visma. Questi scatti segnano la fine dei battistrada, che appena ripresi vedono altri corridori sfrecciargli al fianco.

Primo a muoversi è Remi Cavagna (Soudal-QuickStep), seguito da Gregor Muhlberger (Movistar). Dietro di loro altri corridori provano ad uscire, tra i quali Ciccone, provocando un frazionamento del gruppo. Nel primo troncone restano una quarantina di unità, che rilanciano la propria azione sotto l’impulso nuovamente di Wout Van Aert.

In testa troviamo così van Aert, Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), Hindley, Emanuel Buchmann, Patrick Konrad (BORA – hansgrohe), Ciccone, Juan Pedro López, Mads Pedersen (Lidl – Trek), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team), Clément Berthet, Aurélien Paret-Peintre, Felix Gall (AG2R Citroën Team), Valentin Madouas (Groupama – FDJ) Jack Haig (Bahrain – Victorious), Alaphilippe, Rémi Cavagna Kasper Asgreen (Soudal – QuickStep), Campenaerts, Felix Großschartner,  Marc Soler (UAE Team Emirates), Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), Christopher Hamilton (Team dsm – firmenich), Esteban Chaves, Rigoberto Uran (EF Education-Easypost), Daniel Felipe Martínez, Omar Fraile (INEOS Grenadiers), Anthony Delaplace (Team Arkéa – Samsic), Hugo Houle (Israel – Premier Tech), Campenaerts, Maxim Van Gils (Lotto Dstny),  Gregor Mühlberger, Matteo Jorgenson (Movistar Team), Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Bryan Coquard (Cofidis), Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team), Christophe Laporte (Jumbo-Visma) e Christopher Juul-Jensen (Team Jayco – AlUla).

Malgrado la presenza di alcuni nomi molto interessanti davanti, il gruppo lascia andare, con la UAE Team Emirates che prova gestire la situazione senza spendere troppe energie. Davanti comunque non è semplice trovare una intesa, proprio per la presenza di troppi interessi non sempre coincidenti. Alla fine si muove Campenaerts, seguito da Van Aert e su di loro rientrano anche Coquard e Pedersen, interessati all’imminente traguardo volante. A passare per primo è così il francese, che si rialza subito dopo. Pedersen resiste invece fino alle prime rampe del Col de Soudet, dove il trio di testa si presenta con un vantaggio di oltre un minuto sui primi inseguitori e 2’40” sul gruppo, sempre controllato dagli uomini della Maglia Gialla. Il danese alza però presto bandiera bianca e così davanti rimangono in ue.

Inizialmente in testa al gruppo all’inseguimento della coppia al comando il lavoro è fatto da Asgreen sostituito poco dopo da Lopez. Ciccone decide di muoversi a 2,5 chilometri dalla vetta, andando a riprendere Van Aert e Campenaerts, assieme ad alcuni dei compagni di fuga rimasti. Tra i corridori rimasti con l’abruzzese c’è anche Gall che allunga in vista del GPM. L’austriaco scollina così con una decina di secondi di vantaggio su Martinez, Hindley, Ciccone, Buchmann e Neilands; in discesa riescono poi a rientrare altri corridori che precedentemente si erano staccati, mentre il gruppo Maglia Gialla è cronometrato ad oltre quattro minuti. Gall viene presto ripreso da Hindley, Buchmann, Ciccone, Madouas, Haig, Martinez, Jorgenson, Neilands, Fraile, Uran, van Aert, Benoot e Muhlberger.

Arrivati in fondo alla discesa il gruppo di testa rallenta un po’ per richiedere l’intervento delle ammiraglie; questo permette a Chaves, Alaphilippe e Berthet di rientrare e il gruppetto si rianima subito. A quel punto è Neilands che prova ad allungare guadagnando una trentina di secondi; nel frattempo altri corridori si riportano sul gruppetto Hindley-Ciccone. A 44 chilometri dall’arrivo anche Wout van Aert e Alaphilippe provano a muoversi, mentre gli altri cominciano la seconda salita con un ritardo di 46 secondi dalla testa della corsa e un vantaggio di tre minuti dal gruppo Maglia Gialla.

Grazie al lavoro degli uomini della Ineos e della Ag2r Citroen il gruppetto si porta a circa 20” da Neilands (raggiunto da Van Aert e Alaphilippe) al momento del passaggio dal GPM. La situazione si mantiene pressoché invariata nel corso della discesa e, così, il gruppetto di Hindley e Ciccone comincia l’ultima salita con un vantaggio di circa 2’30” nei confronti del gruppo Maglia Gialla.

L’azione di Neilands, Van Aert e Alaphilippe viene annullata a 6 chilometri dal GPM, quando il gruppo di Vingegaard e Pogacar è cronometrato a 2’30”. Dopo due chilometri Gall e Hindley si muovono all’attacco, con Ciccone e Buchmann che provano a limitare i danni. Nel frattempo in testa al gruppo Maglia Gialla arrivano gli uomini della Jumbo – Visma che vanno a riprendere Van Aert che comincia a sacrificarsi per il suo compagno di squadra; tra i tanti a fare le spese di questa azione anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers).

Nel frattempo ad 1,7 chilometri dallo scollinamento attacca ancora Hindley, rimanendo tutto solo. Dietro il ritmo di Sepp Kuss (Jumbo-Visma) manda in crisi tutti gli uomini di classifica, ad eccezione del suo compagno di squadra Vingegaard e Tadej Pogacar. Il lavoro dello statunitense fa da preludio all’attacco di Vingegaard: azione a cui non riesce a rispondere l’avversario. Il campione uscente arriva così al GPM con un ritardo di 1 minuto da Hindley, ma soprattutto con 35 secondi di vantaggio su Pogacar.

Il danese nei primi chilometri di discesa va a riprendere Ciccone e Buchmann; i tre dopo poco vanno a riprendere anche Gall. Hindley arriva al termine della discesa con un vantaggio di circa 50 secondi sugli inseguitori. Pogacar nel frattempo perde oltre un minuto dal rivale danese e finisce per essere ripreso dal gruppo on i gemelli Yates, Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), David Gaud e Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek). In questo gruppo c’è una minima collaborazione, ma il risultato non cambia. Hindley taglia in solitaria il traguardo, con un vantaggio di 32 secondi nei confronti del gruppetto di Vingegaard regolato da Ciccone, mentre Pogacar chiude ad 1’38” dal vincitore.

Risultato Tappa 5 Tour de France 2023

Classifiche Tour de France 2023

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