Parigi-Nizza 2021, Magnus Cort conquista l’ultima! Sfortuna Primož Roglič e vittoria finale per Maximilian Schachmman

Stravolgimenti inattesi per l’ultima tappa della Parigi – Nizza 2021. Vittima di due cadute, Primoz Roglic deve rinunciare ad una Maglia Gialla ormai praticamente acquisita nei giorni scorsi, cedendo lo scettro nel finale malgrado una tappa non durissima. Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe) riesce così a confermare il successo della passata edizione, resistendo agli assalti di Aleksandr Vlasov e Ion Izagirre (Astana-Premier Tech), mentre il successo di tappa va a Magnus Cort Nielsen (EF Education-Nippo) davanti a Christophe Laporte (Cofidis).

Sin dalla partenza si registrano tanti attacchi, ma l’alta velocità in gruppo non permette a nessuno di allungare. Un primo gruppetto di sei corridori riesce a prendere qualche metro di vantaggio nel corso della prima salita, una decina di chilometri dopo il via: protagonisti Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers), Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Sergio Henao (Qhubeka Assos), Quentin Pacher (B&B Hotels p/b KTM), Dorian Godon (Ag2r Citroen) e Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert), ma il plotone, già piuttosto selezionato, va a chiudere, passando compatto per la prima volta sul traguardo. Nella discesa seguente, si registrano le cadute di David Gaudu (Groupama-FDJ) e del leader della gara Primoz Roglic (Jumbo-Visma), con il gruppo che rallenta per attendere la Maglia Gialla.

Una volta rientrato lo sloveno, ripartono gli attacchi, con Jonas Rutsch (EF Education-Nippo), Tim Declercq (Deceuninck-QuickStep), Sven Erik Bystrøm (UAE Team Emirates) e Edward Theuns (Trek-Segafredo) che riescono a prendere una manciata di secondi di margine, seguiti successivamente da Warren Barguil (Arkea Samsic), Stefano Oldani (Lotto Soudal), Cees Bol (Team DSM) e Johan Jacobs (Movistar). Questi due gruppetti viaggiano per diversi chilometri separati da 20″, mentre il gruppo si trova a 40″. Sulle prime rampe del secondo GPM di giornata, questi corridori, tranne Jacobs, riescono a rientrare e, poco dopo, anche Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) riesce a rifarsi sotto dopo essere fuoriuscito dal plotone. Questi otto uomini arrivano al GPM con un vantaggio di 30″ su un altro gruppetto di inseguitori, composto da Luis León Sánchez e Omar Fraile (Astana-Premier Tech), Krists Neilands (Israel Start-Up Nation), Dylan Teuns (Bahrain Victorious), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Michael Matthews (Team BikeExchange), Damien Touzé (Ag2r Citroen), Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Simon Geschke (Cofidis), con il gruppo che paga 1’10” al secondo passaggio sulla linea d’arrivo, a 36 chilometri dal traguardo.

Al termine della discesa il gruppo inseguitore si avvicina sensibilmente agli attaccanti. Poco dopo, però, ecco il momento decisivo di questa edizione della Corsa del Sole: Primoz Roglic (Jumbo-Visma) resta vittima di una caduta che gli fa perdere le ruote del gruppo. Nel frattempo, davanti è Jonas Rutsch (EF Education-Nippo) a provare ad avvantaggiarsi sugli altri attaccanti e, sulle ruote del tedesco, si porta subito Sven Erik Bystrøm (UAE Team Emirates). Il leader della gara, su una bici non sua, prova intanto a rientrare con l’aiuto di tutti i suoi compagni, mentre in gruppo la Bora – hansgrohe prende la testa per provare ad approfittare della situazione, che a questo punto è tutta a vantaggio di Maximilian Schachmann. Nel mentre, Julien Bernard (Trek-Segafredo) e Warren Barguil (Arkea-Samsic) raggiungono i due battistrada, formando così un quartetto al comando. Primoz Roglic, invece, rimane senza più compagni di squadra e prosegue l’inseguimento accompagnato solamente da Nacer Bouhanni (Arkea-Samsic), che ovviamente non può dargli un grande aiuto. Lo sloveno perde sempre più terreno, la sua pedalata diventa sempre più pesante e Schachmann diventa leader virtuale della corsa.

Il gruppo, sempre guidato da Bora – hansgrohe e Astana – Premier Tech, si avvicina sempre di più ai quattro battistrada, che vengono riassorbiti poco prima di entrare negli ultimi 10 chilometri. A quasi un chilometro dalla vetta dell’ultimo GPM di giornata prova ad accelerare Aleksandr Vlasov ma Schachmann non si fa sorprendere. Negli ultimi cinque chilometri prova poi ad allungare, senza successo, Sergio Henao (Qhubeka Assos), mentre successivamente ci prova anche Krists Neilands (Israel Start-Up Nation), che si porta al comando con Gino Mader (Bahrain Victorious) e Guillaume Martin (Cofidis). I tre vengono però ripresi in vista dell’ultimo chilometro. A questo punto il gruppo, ridotto a circa 25 unità, si gioca la vittoria di tappa in volata, con Magnus Cort Nielsen (EF Education-Nippo) abile ad anticipare Christophe Laporte (Cofidis) e a resistere alla sua rimonta, mentre Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe) ottiene un insperato bis del successo dello scorso anno.

Risultato Ottava Tappa Parigi – Nizza 2021

Classifica Generale Finale Parigi – Nizza 2021

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