Giro d’Italia 2023, Magnus Cort: “Non ricordo una giornata così dura in bici nella mia carriera

Missione compiuta per Magnus Cort. Il portacolori della EF Education – EasyPost, infatti, è venuto al Giro d’Italia 2023 con un’idea chiara in testa: vincere almeno una tappa in tutti e tre i Grandi Giri; e oggi ha chiuso il cerchio. Dopo le 6 vittorie alla Vuelta a España tra il 2016 e il 2021 e le due affermazioni al Tour de France (una nel 2018 e una nel 2022), oggi il danese è andato a prendersi una giornata di gloria anche alla Corsa Rosa. Al termine di una lunga ed impegnativa giornata passata in fuga al freddo e sotto la pioggia, il nativo di Rønne ha alzato le braccia al cielo sul traguardo di Viareggio, regolando Derek Gee (Israel-PremierTech) e Alessandro De Marchi (Jayco-AlUla). Il classe 1993 ha raccontato ai nostri microfoni la sua giornata, ricordando anche della vittoria sfiorata un anno fa a Treviso, ancora dopo una lunga fuga.

Cosa significa questa vittori per te?
Significa moltissimo. Ora inizio a realizzare meglio cosa significa. La tappa è stata durissima e nel finale volevo vincere, ma ero così esausto che non capivo cosa era successo. Ora finalmente inizio a realizzare meglio questa bellissima sensazione.

Inizialmente non eri in fuga, poi sei dovuto rientrare.
È stata una giornata lunga e durissima. Quando inseguivo, praticamente da solo, è stata dura. Poi eravamo in quattro e abbiamo dovuto tirare duramente tutto il giorno. Speravamo di poter avere maggior margine, e che le squadre dei velocisti si sarebbero arrese, ma non è successo. Hanno continuato ad inseguire e abbiamo tirato fino alla fine. Faccio fatica a capire come abbiamo fatto. Non ricordo una giornata così dura in bici nella mia carriera. Abbiamo sofferto tantissimo, anche per il freddo.

Nell’ultimo chilometro cosa hai pensato, pensavi a Treviso?
Sì, temevo che finisse così. Solitamente ho una ottima volata, ma dopo una giornata così dura i livelli si livellano quindi non ero così fiducioso oggi di quel che mi rimaneva nelle gambe. Ma la volevo così tanto, quindi ho continuato a spingere a tutta. Fortunatamente la radio non funzionava bene, quindi non sapevo che distacco avevamo e non ho pensato ad altro. Abbiamo lavorato benissimo assieme. Tutti e tre volevamo arrivare in fondo e abbiamo tirato fino alla fine. Anche per il gruppo sicuramente è stata durissima oggi.

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