Giro della Toscana 2023, Pavel Sivakov doma Richard Carapaz – Tadej Pogacar 4° davanti a Filippo Zana

Pavel Sivakov si porta a casa il Giro della Toscana 2023. Il corridore della Ineos Grenadiers si conferma in ottima forma dimostrandosi il più forte in salita, riuscendo poi nel finale a sorprendere Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), unico ad aver resistito alla sua accelerazione sulla seconda scalata del Monte Serra rientrando nel corso della discesa, con uno scatto subito prima dell’ultimo chilometro. Il franco-russo arriva così in solitaria, con una manciata di secondi sul campione olimpico, mentre a chiudere il podio è Felix Grosschartner (UAE Team Emirates), che nel finale riceve il via libera da Tadej Pogacar, poi quarto al traguardo dopo essere andato in difficoltà in salita. Tirato da un ottimo Davide Formolo, lo sloveno regola così in volata Filippo Zana (Team Jayco AlUla).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Diversi i tentativi sin dalle fasi iniziali di gara, ma è solo dopo più di 30 chilometri, poco prima del primo passaggio sullo strappo di Lajatico, che riesce ad avvantaggiarsi un drappello di attaccanti. Ne fanno parte Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Benjamin Thomas (Cofidis), Andrea Garosio (Eolo-Kometa), Alessio Nieri (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Enekoitz Azparren (Euskaltel-Euskadi), Jose Maria Martin (Electro Hiper Europa), Filippo Tagliani (GW Shimano-Sidermec) e Gabriele Petrelli (Team Technipes #InEmiliaRomagna).

Su di loro provano a riportarsi, senza successo, anche Kyrylo Tsarenko (Team Corratec-Selle Italia), Ben Granger (Mg.K Vis Colors for Peace) e Lorenzo Ginestra (Work Service Vitalcare Videa), ma dopo alcuni chilometri di inseguimento questi tre vengono riassorbiti dal plotone, il cui ritardo dai battistrada si è nel frattempo stabilizzato sui 2’30”. Il gap scende a 2′ nell’avvicinamento alla prima scalata del Monte Serra, lungo il quale la fuga si sfalda: davanti restano solo De Marchi, Garosio e Calzoni, mentre dal gruppo si muove Kevin Rivera (Work Service Vitalcare Videa), che va a riprendere Nieri, Azparren e Thomas.

Gli ultimi due alzano però bandiera bianca e sono quindi i soli Rivera e Nieri a inseguire il terzetto al comando, che scollina con quasi un minuto di vantaggio sulla coppia di inseguitori e poco meno di 1’30” sul plotone. Lungo la discesa seguente, anche Nieri si sfila e si fa riassorbire dal gruppo, mentre Rivera viene ripreso proprio al termine della discesa, dove il plotone deve recuperare solo una quarantina di secondi a De Marchi, Calzoni e Garosio. È soprattutto la UAE Team Emirates a condurre l’inseguimento, che porta il gruppo ad avvicinarsi fino a pochi secondi dagli attaccanti prima di concedere loro nuovamente spazio.

Jeremy Cabot (TotalEnergies) prova quindi a riportarsi sul terzetto di testa in solitaria e riesce nell’impresa, andando così a formare un quartetto al comando che, entrando negli ultimi 50 chilometri di gara, mantiene un margine tra i 30″ e i 40″. Un gap che diminuisce chiaramente nell’approccio al Monte Serra quando si portano in testa al plotone anche gli uomini EF Education-EasyPost, con l’andatura che aumenta fino al ricongiungimento che avviene proprio sulle prime rampe dell’ascesa decisiva, che vede il gruppo esplodere sotto i colpi della formazione di Tadej Pogacar.

Ultimo uomo per lo sloveno è Davide Formolo, al cui forcing resistono solamente Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Filippo Zana (Team Jayco AlUla) oltre ovviamente a Pogacar e un altro compagno, Felix Grossschartner. Mentre provano a non crollare Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) e Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling), in testa alla corsa si muove Grossschartner, con la UAE che vuole mettere alla prova i suoi rivali. A rispondere all’austriaco è Sivakov, che rientra velocemente, seguito da Carapaz e ovviamente Pogacar. I tre restano inizialmente da soli, ma il ritmo cala, consentendo a Grossschartner di rientrare per mettersi in testa a tirare, mentre Zana dietro prova a salire del suo passo.

La tregua dura tuttavia poco perché non tarda ad arrivare lo scatto secco di Sivakov, che fa subito saltare l’austriaco, ma poco dopo tocca anche a Pogacar, mentre Carapaz perde inizialmente per poi rientrare sul franco-russo con una progressione costante. I due trovano subito l’accordo per andare avanti, mentre alle loro spalle la coppia UAE si riforma, seguita dietro da Zana e Formolo, tuttavia piuttosto lontani. Il fenomeno sloveno si prodiga per cercare di riavvicinarsi in discesa e pianura, ma presto deve rialzarsi, lasciando il compagno da solo alle spalle della coppia di testa, che torna così rapidamente a guadagnare. A dieci chilometri dalla conclusione il gap sale così oltre i trenta secondi e nell’approccio di Pontedera continua ad aumentare, almeno finché la coppia di testa non comincia a rifiatare.

In questa fase di apparente calma, Sivakov trova il colpo vincente su un cavalcavia, piazzando un attacco secco che sorprende un Carapaz che poi non ha le forze di reagire. Il portacolori della Ineos Grenadiers si invola così verso il traguardo dove si impone in solitaria, con il corridore ecuadoriano costretto a guardarlo festeggiare, senza poter fare niente per impedirlo. Dopo 45 secondi arriva invece Grossschartner, che completa il podio di giornata, mentre Pogacar, ormai ripreso da Zana e Formolo, regola il trio per la quarta posizione.

Risultato Giro della Toscana 2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio