Presentazione Squadre 2021: Ineos Grenadiers

La Ineos Grenadiers è già entrata nel futuro. La compagine di Dave Brailsford, infatti, è reduce da un anno in cui i flop dei suoi uomini simbolo non hanno intaccato i risultati collettivi della squadra, capace di conquistare comunque un GT e di chiuderne un altro in seconda posizione, oltre a conquistare vittorie di tappa iconiche, come quella di Camigliatello Silano o quella di Kwiatkowski (e Carapaz) al Tour. Con queste premesse, l’obiettivo non può che essere quello di continuare a essere protagonisti nei Grandi Giri nonostante, per stessa ammissione del proprio team manager, un atteggiamento di corsa differente rispetto al passato.

GLI UOMINI PIÙ ATTESI

Gli uomini attesi sono davvero tanti, ma forse quello che avrà più occhi puntati addosso, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, sarà Filippo Ganna. Il campione del mondo a cronometro ha raccontato i suoi obiettivi per il 2021 mettendo in cima alle priorità i Giochi di Tokyo e ovviamente il Giro d’Italia, nel quale spera di ottenere altri successi parziali dopo uno splendido precedente con ben quattro vittorie. Il suo potenziale, a detta di praticamente tutti gli addetti ai lavori, non è stato ancora del tutto esplorato e per questo sarà interessante osservarlo anche nelle corse di un giorno, in cui poter far valere le sue straordinarie doti da passista, ma anche le importanti qualità mostrate in salita. Ovviamente, non va dimenticato che quest’anno punterà anche all’oro olimpico in pista.

Per quanto riguarda la classifica nelle grandi corse a tappe l’uomo più atteso è probabilmente Egan Bernal. Atteso nel senso che si aspetta da lui un riscatto dopo un difficile 2020, condizionato dai problemi alla schiena che solo recentemente sembrano essere stati risolti. Il recupero appare ancora lungo, ma è certo che farà di tutto per recuperare in tempo per il Tour de France, dove cercherà di bissare il successo del 2019. La strada è lunga, ma il tempo non manca, così come le indiscutibili qualità di un talento precoce. In cerca di riscatto anche Geraint Thomas, che il Tour invece l’ha vinto nel 2018 (facendo poi secondo alle spalle del compagno l’anno successivo), e che nel 2020 ha visto infrangersi su una borraccia i suoi sogni rosa. Il gallese ha dichiarato di voler puntare alla Grande Boucle e ai Giochi Olimpici, ma non è da escludere la possibilità che il team decida di riportarlo al Giro d’Italia con cui, evidentemente, ha un conto aperto. Corridore che a volte ha problemi a trovare la forma, quando la trova sa ancora essere tra i migliori al mondo.

Il 2021 dovrà essere anche l’anno della conferma di Tao Geoghegan Hart. Il classe ’95 dovrà dimostrare che il successo del Giro d’Italia non è arrivato a causa di una congiunzione astrale irripetibile, ma soprattutto a causa delle sue qualità di scalatore caparbio e resistente e capace di piazzare la stoccata al momento giusto. All’interno del team non hanno mai nascosto la predilezione per i corridori di casa ed è quindi verosimile che cercheranno di metterlo nelle condizioni di bissare l’impresa, dandogli magari anche spazio in altre corse, come le corse di un giorno in cui può dire la sua. Anche Richard Carapaz, che precede Geoghegan Hart nell’albo d’oro del Giro, andrà a caccia di successi importanti nel 2021. L’ecuadoriano nel 2020 ha dimostrato di poter aver un ruolo di primo piano all’interno del team, smentendo con i fatti gli scettici della prima ora. Nella nuova stagione potrebbe avere anche lui l’occasione di lottare per un GT, come già successo all’ultima Vuelta, quando con le sue doti da scalatore esplosivo ha messo in difficoltà Primoz Roglic fino agli ultimi metri.

Una schiera così nutrita di capitani ha bisogno poi anche di uomini capaci di dare una mano in salita, la maggior parte dei quali arrivati dal CicloMercato. Il primo è il figliol prodigo Richie Porte che, dopo aver realizzato il sogno di una vita salendo sul podio dell’ultimo Tour de France, è tornato nella compagine di Dave Brailsford per ricoprire il ruolo di gregario che, pur avendo avuto anche le sue occasioni, aveva ricoperto già nella sua prima parentesi con il team dal 2012 al 2015. Ruolo di supporto troverà invece per la prima volta in carriera Adam Yates che, rimasto ormai nell’ombra del gemello più vincente Simon, ha deciso di abbandonare la Mitchelton-Scott per lanciarsi in un’avventura in cui però difficilmente sarà il protagonista di primo piano, almeno per quanto riguarda le corse più importanti. Nelle corse di un giorno potrebbe tuttavia essere l’uomo di riferimento se volessero dirottarlo in quella direzione, vista la sua grande esplosività.

Su Laurens De Plus pesa invece l’incognita della condizione fisica dopo un anno in cui è stato praticamente fermo. Tornasse ai livelli di due anni fa sarebbe sicuramente uno degli uomini pronti a lavorare per i capitani, con anche per lui qualche possibilità nelle classiche o nelle brevi corse a tappe. Più difficile, infine, decifrare il ruolo che potrà Daniel Martinez. Il colombiano vanta già successi di prestigio in carriera, tra cui il trionfo all’ultimo Giro del Delfinato, ed è probabile che il team gli lascerà anche qualche relativa libertà per capire bene fin dove potrà spingersi, soprattutto per quanto riguarda la tenuta sulle tre settimane, che finora gli è sempre mancata.

Era già nel team invece il franco-russo Pavel Sivakov. Il classe ’97 ha già ottenuto una top 10 nei GT e, dopo aver dimostrato di saper anche soffrire nel 2020 dopo la caduta nel primo giorno del Tour, sembra essere il primo uomo sul quale il team fa affidamento in caso di débacle degli uomini di punta. Il suo programma non è stato ancora delineato, ma lui ha già annunciato che vorrà partecipare ai Giochi di Tokyo. Per il resto è probabile che lo si vedrà in almeno un Grande Giro, con il doppio compito di proteggere il capitano e di restare in classifica il più possibile.

Più esperto l’australiano Rohan Dennis. Arrivato nel team con la maglia di campione del mondo a cronometro, l’ex Bahrain si è dimostrato, forse anche a sorpresa, grande uomo squadra, risultando fondamentale nel successo finale di Geoghegan Hart al Giro d’Italia. Il classe ’90 ha poi conquistato anche la Cima Coppi nell’ultima corsa rosa, mostrando le sue qualità in salita che in passato hanno fatto di lui un corridore da corse a tappe di una settimana. Nel 2021 vorrà soprattutto tornare al successo, magari sfruttando le sue qualità a cronometro e diversificando il suo percorso da quello di Filippo Ganna, che nel 2020 l’ha sempre battuto nelle prove contro il tempo. Anche per lui la possibilità di trovare spazi per testarsi nuovamente nelle brevi corse a tappe.

Tra gli uomini che verosimilmente lavoreranno per il team impossibile  non citare Jhonatan Narvaez, vincitore di una tappa all’ultimo Giro d’Italia e desideroso di fare il bis, Jonathan CastroviejoAndrey AmadorSalvatore Puccio, Eddie Dunbar Ivan Sosa, che deve cercare riscatto dopo una stagione deludente, tra quelli ora citati forse il corridore più interessante e che potrebbe godere di maggiore spazio e possibilità se trovasse la condizione giusta. Discorso a parte meritano invece Dylan van Baarle, lavoratore instancabile ma anche specialista delle Classiche e, soprattutto, Michal Kwiatkowski. Il polacco è un profilo unico all’interno dell’intero gruppo, capace di tirare per i capitani fino agli ultimi chilometri delle grandi salite e poi corridore versatile adatto a praticamente qualsiasi tipo di corsa di un giorno, dalla Milano-Sanremo alle Ardenne, passando per pavé e Lombardia.

Un potenziale che sembrava avere anche Gianni Moscon. Il corridore trentino viene tuttavia da due anni piuttosto difficili, che lo chiamano a una pronta reazione, forse deve essere più di testa che di gambe. Sulle qualità, infatti, non ci sono dubbi, come dimostra anche il palmarès che vede piazzamenti ai Mondiali, al Lombardia e alla Parigi-Roubaix, ma si attende un inversione di marcia. In attesa di Moscon, un altro uomo che potrebbe rilanciarsi nelle corse di un giorno è Ben Swift. Dotato di uno spunto veloce che gli permette di partecipare anche alle volate di gruppo, il britannico è dotato anche di una buona resistenza in salita, qualità che gli hanno permesso di essere uno dei protagonisti dell’ultimo Giro d’Italia. Dovesse confermare il buon livello del 2020, potrebbe diventare un grande protagonista delle Classiche veloci, nelle quali la concorrenza interna è ben diversa da quella per i GT.

LE GIOVANI PROMESSE

Avendo in rosa tanti giovani talenti che si sono già affermati ad alti livelli, non sono molti i corridori del team che possono essere considerati delle promesse. Un uomo tuttavia c’è indubbiamente e corrisponde al nome di Tom Pidcock, che al termine della stagione di ciclocross inizierà ufficialmente la sua prima annata da professionista. Il 21enne arriva fra i grandi con le stimmate del predestinato, avendo ottenuto ottimi risultati nelle categorie giovanili; una su tutte è la vittoria del Giro d’Italia Under-23 dello scorso settembre, corsa nella quale ha conquistato anche tre successi parziali. Il britannico, ormai tra i migliori nella specialità invernale, ha già annunciato che si concentrerà sulle Olimpiadi di Tokyo nella MTB, ma ci sono buone possibilità di vederlo al via delle classiche delle Ardenne e della Vuelta a España, dove potrà già iniziare a testarsi per capire che tipo di corridore essere in futuro.

Dopo un primo anno tra i professionisti abbastanza interessante, ci si aspetta ulteriori passi in avanti dal 22enne Ethan Hayter, pistard di grande talento che è riuscito subito a vincere su strada dominando la volata del Giro dell’Appennino lo scorso settembre. Sempre in Italia, tra Memorial Pantani e Settimana Coppi e Bartali, si è ben disimpegnato dando dimostrazione del suo notevole spunto veloce.

Secondo anno tra i professionisti anche per il “baby” Carlos Rodriguez. Il 19enne spagnolo ha disputato un 2020 molto calibrato, senza corse troppo impegnative, e nel corso di questa stagione probabilmente alzerà l’asticella per mettere alla prova le proprie doti di scalatore. Fatto sta che l’ingaggio di questo corridore è stato fatto in prospettiva, per cui probabilmente ci vorranno ancora almeno un paio d’anni prima di vederlo realmente competitivo, anche considerando la enorme concorrenza interna a cui deve sottostare.

LA SQUADRA

Contatti
INEOS GRENADIERS
Hawkslease – Chapel Lane
SO43 7FG Lyndhurst
GRAN BRETAGNA
Email: info@teamineos.com
Sito: http://www.teamineos.com
Organico
AMADOR Andrey 29.08.1986 CRC
BASSO Leonardo 25-12.1993 ITA
BERNAL GOMEZ Egan Arley 13.01.1997 COL
CARAPAZ Richard 29.05.1993 ECU
CASTROVIEJO Jonathan 27.04.1987 ESP
DE PLUS Laurens 04.09.1995 BEL
DENNIS Rohan 28.05.1990 AUS
DOULL Owain 02.05.1993 GBR
DUNBAR Edward 01.09.1996 IRL
GANNA Filippo 25.07.1996 ITA
GEOGHEGAN HART Tao 30.03.1995 GBR
GOLAS Michal 29.04.1984 POL
HAYTER Ethan 18.09.1998 GBR
HENAO GOMEZ Sebastian 05.08.1993 COL
KWIATKOWSKI Michal 02.06.1990 POL
MARTINEZ POVEDA Daniel Felipe 25.04.1996 COL
MOSCON Gianni 20.04.1994 ITA
NARVAEZ PRADO Jhonatan Manuel 04.03.1997 ECU
PORTE Richie 30.05.1985 AUS
PUCCIO Salvatore 31.08.1989 ITA
RIVERA VARGAS Brandon Smith 21.03.1996 COL
RODRIGUEZ CANO Carlos 02.02.2001 ESP
ROWE Luke 10.03.1990 GBR
SIVAKOV Pavel 11.07.1997 RUS
SOSA CUERVO Ivan Ramiro 31.10.1997 COL
SWIFT Ben 05.11.1987 GBR
THOMAS Geraint 25.05.1986 GBR
VAN BAARLE Dylan 21.05.1992 NED
WURF Cameron 03.08.1983 AUS
YATES Adam 07.08.1992 GBR
Neo Professionisti
PIDCOCK Thomas 30.07.1999 GBR
Staff
General Manager BRAILSFORD Dave 29.02.1964 GBR
Direttore Sportivo COOKSON Oliver 28.01.1981 GBR
Ass. Direttore Sportivo ARTETXE GEZURAGA Xabier 03.08.1978 ESP
Ass. Direttore Sportivo CIONI Dario David 02.12.1974 ITA
Ass. Direttore Sportivo JEPPESEN Carsten 02.01.1967 DEN
Ass. Direttore Sportivo KNAVEN Servais 06.03.1971 NED
Ass. Direttore Sportivo LANCASTER Brett 15.11.1979 AUS
Ass. Direttore Sportivo RASCH Ole Gabriel 08.04.1976 NOR
Ass. Direttore Sportivo TOSATTO Matteo 14.05.1974 ITA
Ass. Direttore Sportivo ZANDIO Xabier 17.03.1977 ESP

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