Giro d’Italia 2020, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della tappa del giorno al Giro d’Italia 2020.

TOP

Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling): Tappa e maglia per il portoghese, che a Roccaraso conquista il più importante successo della propria carriera, andando anche ad indossare la Maglia Azzurra di leader dei GPM, così come fatto dal compagno Caicedo sull’Etna. Il corridore lusitano conferma così le qualità di una squadra venuta senza grandi nomi, ma con una squadra aggressiva e determinata, che sta raccogliendo soddisfazioni importanti in una Corsa Rosa che offre occasioni a chi le sa cogliere.

Wilco Kelderman (Sunweb): Il corridore neerlandese non è tradizionalmente né il più spettacolare né il più costante tra i big, ma in queste nove tappe non ha sbagliato niente e oggi conferma l’ottimo stato di forma. Pur non essendo uno scattista, oggi è il migliore degli uomini di classifica al traguardo, guadagnando terreno (seppur poco) su quasi tutti i rivali e avvicinandosi sempre più ad una maglia rosa che potrebbe andare a prendere già alla prossima tappa di salita. Con due crono a disposizione, le sue quotazioni aumentano di giorno in giorno.

Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling): Lo scalatore lucano ribadisce di non essere qui solo per timbrare il cartellino, ma con serie ambizioni. Anche oggi è pronto a reagire sulle dure pendenze conclusive e chiude con i migliori, mettendosi alle spalle molti rivali, tanto da andare a guadagnare due posizioni in classifica, superando anche l’ex capitano Vincenzo Nibali, sofferente su questo finale. Pochi secondi che tuttavia sono più che un segnale di speranza per un corridore per il quale non si può non empatizzare e simpatizzare.

FLOP

Steven Kruijwijk (Jumbo-Visma): tra gli uomini di alta classifica è quello che perde magiormente. Certo, 21 secondi non sono granché, ma sostanzialmente è un distacco accumulato neanche un chilometro, che non lascia certo ben sperare per le montagne che arriveranno. Se questi arrivi esplosivi non sono di certo i suoi preferiti, confermano anche che la condizione appare ancora deficitaria per poter, attualmente, rivaleggiare con i primi. Ma ha corso poco e con il passare dei giorni può ancora venire fuori.

Harm Vanhoucke (Lotto Soudal): Tra gli uomini di testa è quello che perde più posizioni, dalla quarta alla settima. Nel suo tentativo di lottare per la classifica è un chiaro passo indietro, forse più morale che concreto, ma bisogna comunque chiaramente relativizzarlo alla sua ottima posizione attuale, che alla partenza sarebbe apparsa quantomeno improbabile. Appare comunque destinato a scivolare verso il basso.

Jakob Fuglsang (Astana): Resta da chiarire (ed eventualmente capire) l’effettivo motivo e il reale tono delle sue dichiarazioni di questi ultimi giorni, che appaiono in aperta polemica con Vincenzo Nibali. Il danese, oggi tra i migliori del gruppo, non ha bisogno di questi mezzi per far parlare si é e sembra sorprendente che decida di mettere in piazza l’acredine con il siciliano, che dal canto suo invece smorza i toni. Aspettiamo un chiarimento, più che altro per continuare a godere dei fatti di corsa più che soffermarci su questioni di questo tipo.

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