CicloMercato 2020, Patrick Lefevere blinda Remco Evenepoel: “Resterà con noi sino al 2021, con opzione sino al 2023”

Patrick Lefevere blinda il futuro di Remco Evenepoel. Il giovane fenomeno belga ha firmato lo scorso anno il suo primo contratto da professionista, legandosi alla formazione belga sino al termine del 2020, ma da subito l’esperto dirigente aveva inserito una opzione per due ulteriori stagioni. Un modo per non perdere un corridore all’epoca dal grande futuro, nel cui presente così fulgido probabilmente nessuno avrebbe tuttavia creduto. Il vincitore di Giro del Belgio, Clasica San Sebastian e crono degli Europei di Alkmaar 2019 ha tuttavia rapidamente dimostrato di poter essere, a soli 19 anni, una delle punte di una formazione di assoluto livello come la Deceuninck – QuickStep con prestazioni che non mancano ovviamente di attirare offerte importanti.

Consapevole di avere un diamante grezzo tra le mani, la vecchia volpe Lefevere non vuole assolutamente lasciarsi sfuggire l’uomo attorno al quale potrebbe costruire il futuro della sua longeva squadra, potenzialmente riscrivendo un pezzo di storia del nostro sport. Per questo in questi giorni si è recato a casa Evenepoel, per parlare con il padre manager del giovane talento. “Resterà con noi sino al 2021, con una opzione sino al 2023“, commenta dunque con soddisfazione dopo l’incontro che si è concluso con una stretta di mano.

“Per essere chiari, Remco aveva un contratto fino al 2020 – aggiunge a Het Nieuwsblad – Sono andato a Monaco con i suoi genitori lunedì per esplorare le opzioni. Suo padre e io ci siamo stretti la mano, con l’approvazione di Remco. Per quanto mi riguarda, il suo contratto è ora prolungato, sicuramente sino al 2021, con opzione per 2022 e 2023. Per me una stretta di mano è un patto e credo anche per la famiglia Evenepoel“.

Una mossa fatta per anticipare eventuali mosse da parte di altre squadre, ma forse soprattutto di eventuali agenti (memore anche di quanto successo recentemente con altri corridori) visto che l’enfant prodige del ciclismo non ne ha. “È ovvio che se vinci San Sebastian e poi diventi campione europeo a cronometro a 19 anni gli avvoltoi cominciano a svolazzarti attorno. Vogliono un pezzo della torta, ma spero che sia troppo tardi per loro”.

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