Mario Cipollini condannato in primo grado a tre anni per lesioni alla ex moglie

Il Tribunale di Lucca ha condannato Mario Cilipollini a tre anni di carcere. La condanna penale per la leggenda del ciclismo è arrivata dopo una battaglie legale di cinque anni in seguito alla denuncia della ex moglie Sabrina Landucci. Imputato per reati di lesioni e minacce, il campione del mondo di Zolder, trionfo ottenuto venti anni fa quasi esatti, l’ex Re Leone è stato inoltre condannato anche per le minacce nei confronti del nuovo compagno della ex, Sivlio Giusti. Per questo la sentenza di primo grado (bisognerà dunque attendere l’esito del ricorso affinché diventi eventualmente confermata e definitiva), ha inoltre stabilito un risarcimento di 80mila euro alla ex moglie e di 5mila euro per Giusti.

Il tribunale ha deciso per una pena superiore a quella richiesta dal PM Letizia Cai, che aveva richiesto due anni e sei mesi per “per maltrattamenti e lesioni nei confronti della signora Landucci, più altri 6 mesi per le minacce a Giusti”. Risalente al gennaio del 2017, la denuncia verte su episodi avvenuti anche molti anni addietro, che Cipollini ha sempre smentito con fermezza. Difeso dall’avvocato Giuseppe Napoleone, l’ex corridore lucchese è stato tuttavia condannato in seguito ad alcune testimonianze anche di persone esterne alla coppia, di fronte alle quali avrebbe avuto comportamenti molto violenti.

Tra gli episodi che più hanno colpito tra le testimonianze della ex moglie indubbiamente quello che risalirebbe al 2012: “Eravamo andati a fare un passeggiata in bicicletta e lui mi aveva staccato. Giunta a casa mi cambiai: avevo un appuntamento con l’estetista. Indossai una gonna e lui appena la vide andò su tutto le furie giudicandola troppo corta. Mi prese con forza e mi costrinse ad andare in camera da letto. Lì tirò fuori la pistola e me la puntò alla tempia”.

Agli atti risulta, secondo quanto riporta Repubblica, una conversazione con il marito registrata con il cellulare, in cui Cipollini avrebbe minacciato di morte la sua ex moglie:  “Ti spacco tutta, ti ammazzo, sentirai il rumore delle ossa spezzate”.

“È una sentenza difficile da commentare ma sono contenta, anche se è stato un percorso difficilissimo e oggi è stata una giornata difficile”, ha detto al termine dell’udienza Sabrina Landucci per poi aggiungere: “Le prime ore sono state veramente dure perché le parole della difesa mi hanno fatto molto male. Mi sono sentita veramente offesa. Soprattutto la cosa che mi ha ferito più di tutte è l’immagine di madre inadeguata che è stata data di me”.

Il legale del corridore ha già annunciato l’intenzione di fare ricorso: “È un punto di partenza, una volta che avremo letto le motivazioni impugneremo la sentenza del tribunale di primo grado”, ha commentato il legale di Mario Cipollini ai giornalisti presenti all’uscita del tribunale dopo la lettura della sentenza di condanna nei confronti dell’ex campione di ciclismo per maltrattamenti contro Sabrina Landucci.

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