Trek-Segafredo, Mads Pedersen vuole onorare la maglia iridata: “Voglio vincere la Roubaix. Questo è solo l’inizio e io ho ancora fame”

Mads Pedersen è pronto a onorare la sua maglia iridata nel corso della nuova stagione ormai alle porte. Il corridore danese comincerà subito la sua stagione al Tour Down Under 2020. dove potrebbe dire la sua soprattutto nelle prime frazioni, per poi supportare il suo capitano designato, Richie Porte. La corsa australiana, inoltre, gli servirà per affinare la sua condizione in vista dei suoi obiettivi stagionali. Il campione del mondo punterà con decisione alle Classiche di Primavera, dove nel 2019 ha deluso, e, ovviamente, vorrà onorare al massimo la sua maglia arcobaleno.

Voglio davvero vincere la Parigi-Roubaix – le parole del danese a cyclingnews – L’ho vinta da giovane e voglio quel grande ciottolo a casa. Non dico che la vincerò quest’anno perché so quanto sia difficile vincere queste Classiche, ma spero di essere ancora qualche anno al massimo livello per poterci provare. Ma se, entro la fine della mia carriera, avrò vinto il Giro delle Fiandre e non la Roubaix, sarò comunque orgoglioso. Ho ancora fame però. Questo è solo l’inizioHo solo 24 anni e voglio altri successi”.

Sicuramente correre con la maglia di campione del mondo sulle spalle gli aggiungerà ulteriori pressioni: “Sono prontoPenso di essere pronto. Spero di esserlo. Certo, è una nuova situazione e devo imparare a correre così. In Danimarca, diciamo che se accade una cosa brutta ad una persona, ne può succedere una bella per un’altra. Quindi, forse potremmo potrebbe essere un bene se molti avversari mi guarderanno, perché abbiamo un sacco di corridori forti”. 

Voglio essere ai massimi livelli e lottare per vincere le gare – ha continuato – Se sei abbastanza forte, allora tutto è possibile. Sono stato molto male in primavera lo scorso anno, ma poi ho vinto i Mondiali. Ora devo raggiungere un livello superioreSi tratta di credere che ogni volta che corro posso essere al top. Per quanto riguarda le mie potenzialità, ho dimostrato di poter essere lì. Forse è una cosa mentale e cercherò di farlo in tutte le gare che corro”.

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