Giro d’Italia 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2024.

  • Jonathan Milan (Lidl-Trek): Dopo la mancata vittoria per un soffio nella volata di ieri è subito arrivato il pronto riscatto per il possente velocista friulano. Con una volata lunga e potente ha messo la ruota davanti a tutti nelle ultime centinaia di metri e nessuno ha avuto la forza di superarlo. Sfruttando l’ottimo lavoro dei compagni di squadra, Simone Consonni in primis, riesce a prendersi una maglia ciclamino che sarà molto difficile togliergli di dosso.
  • Filippo Ganna (Ineos Grenadiers): Prima di Milan e Consonni è lui il terzo componente del quartetto azzurro dell’inseguimento a mettersi in mostra nel finale di tappa. Prova coraggiosamente ad anticipare i velocisti con una mossa da vero finisseur. Grazie a una progressione mostruosa si lancia all’attacco sullo strappo di Capo Mele e viene ripreso a soli 500 metri dal traguardo, impensierendo più di uno sprinter.
  • Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Dopo il deludente 12esimo posto nella tappa di ieri è oggi arrivata una volata convincente per il corridore australiano. Riesce a trovare il giusto tempismo e con grande slancio riesce a recuperare su Milan fino ad arrivare a pochissimi centimetri dalla vittoria di tappa. La strada è quella giusta e sicuramente ci riproverà nelle prossime tappe con ritrovata fiducia.
  • Tim Merlier (Soudal-QuickStep): Non è una bocciatura vera e propria, ma il quinto posto di oggi è sicuramente un piccolo passo indietro dopo la fantastica vittoria di ieri. Rimane uno degli sprinter più veloci ed esplosivi, ma inizia lo sprint un po’ troppo dietro e il modo in cui è letteralmente rimbalzato nel tentativo di sorpassare Milan la dice lunga su quelle che potrebbero essere gli equilibri nelle prossime volate di gruppo.
  • Caleb Ewan (Team Jayco AlUla): Che arrivasse al Giro d’Italia non al top della forma lo sapevamo già. Le sue volate nelle ultime due tappe sono state però del tutto anonime, facendosi vedere solo sporadicamente ai traguardi volanti. Un 13esimo e un 12esimo posto non possono essere soddisfacenti per un velocista che in carriera è stato in grado di vincere cinque tappe al Giro e altre cinque al Tour.
  • Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL): Non ci siamo: è tra i primi a staccarsi a metà tappa sulla non impossibile salita di Colle del Melogno e, nonostante riesca a rientrare nel gruppo dei migliori, non è in grado di stare davanti nella volata finale che chiude con una timidissima 22esima posizione. Le recenti prestazioni con vittoria al Giro del Turchia facevano ben sperare, ma quanto visto finora alla Corsa Rosa è da bocciatura.

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