Intermarché-Circus-Wanty, il GM Jean-François Bourlart: “C’è un problema nel modello economico del ciclismo, oltre agli sponsor non ci sono altre entrate”

Le difficoltà con gli sponsor non hanno colpito recentemente solo la Jumbo-Visma ma anche la Intermarché-Circus-Wanty. La formazione WorldTour belga ha avuto quest’anno qualche problema di liquidità e ha pagato un po’ in ritardo gli stipendi e, anche se ora è tutto risolto, la squadra perderà a fine stagione lo sponsor Circus (per lo meno nel nome del team), mentre riguardo alla nuova annata non ha potuto permettersi grossi nomi nel CicloMercato, dovendo quindi di puntare sui giovani della formazione di sviluppo. Anche la situazione non è grave e il futuro della compagine vallone non è in pericolo, la questione ha fatto riflettere (e ovviamente un po’ preoccupare) il general manager Jean-François Bourlart, che, anche in virtù della tentata fusione tra Jumbo-Visma e Soudal-QuickStep, ritiene che l’attuale modello economico del ciclismo debba essere rivisto.

“Francamente, quello che è successo intorno al team Soudal-Quick Step non è divertente – ha dichiarato l’esperto manager a RTBF – Non conosco i dettagli, ma penso che il progetto non meritasse una tale copertura mediatica e le cose negative che abbiamo letto. Patrick Lefevere è un grande signore del ciclismo, anche lui ha iniziato con piccoli mezzi per costruire poi grandi squadre. Quello che è successo è un po’ un peccato, ma dimostra che forse c’è un piccolo problema con il modello economico del ciclismo“.

Un grido d’allarme che si inserisce nella scia del progetto che Jumbo, Ineos e altre squadre starebbero studiando per aumentare e differenziare gli introiti: “Forse ad un certo punto ci stancheremo di ricevere soldi solo dagli sponsor. A parte un po’ di spese di viaggio che gli organizzatori della gara sono disposti a pagarci, per noi non ci sono altre entrate. Non ci sono i diritti TV, non ci sono trasferimenti, ingressi negli stadi o abbonamenti, come possono avere altri sport. Il modello economico è quindi difficile. Dobbiamo trovare sponsor che abbiano molta fiducia, che amino il ciclismo”.

È anche difficile trovare grandi sponsor che possano apparire nel nome della squadra – ha proseguito Bourlart – Lo stiamo vedendo dal prossimo anno, Circus non potrà più apparire nel nome della nostra squadra. Per il momento non siamo ancora riusciti a sostituirlo. Spero che ci riusciremo, ma non è così semplice”.

La formazione belga ha quindi dovuto far di necessità virtù durante questa sessione di CicloMercato e guardare ai giovani: “Formare i giovani è nel nostro DNA. Abbiamo creato un team di sviluppo che funziona molto bene. Nel 2024 tre corridori di questo team passeranno alla nostra prima squadra. Naturalmente con qualche milione di euro in più, potremmo avere leader diversi nei Grandi Giri o un maggiore supporto per Biniam Girmay nelle classiche, ma oggi dobbiamo lavorare con i mezzi che abbiamo. Abbiamo fiducia nei nostri giovani perché vediamo che riusciamo a farli progredire e a vincere, quindi continuiamo con questa strategia”.

Nonostante le difficoltà, la squadra continua a migliorare: “Lavoriamo ogni giorno per cercare di aumentare il nostro fatturato e le nostre sponsorizzazioni. Per noi il prossimo passo sarebbe riuscire ad aumentare il budget della squadra e cercare di trattenere un po’ di più i nostri corridori vincenti. Sappiamo da dove veniamo e sappiamo dove vogliamo andare. Non sappiamo ancora quanto velocemente ci arriveremo, ma continuiamo a progredire ogni anno e questa è la cosa principale“, ha concluso Bourlart.

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