Ineos Grenadiers, possibile il poker al Tour con Bernal, Pidcock, Rodriguez e Thomas (che prima però vuole il Giro con Ganna)

La Ineos Grenadiers sembra confermare i suoi piani per i GT, ma ci sono ancora molte decisioni da prendere. Anche se al momento non è arrivata ancora alcuna ufficialità riguardo i piani della formazione britannica per la stagione ormai alle porte, contrariamente a quanto fatto ormai da tutte le altri grandi squadre, cominciano a prendere forma gli obiettivi dei vari capitani. Tom Pidcock ha infatti da qualche settimana già annunciato di voler correre il Tour de France, anche pensando ai Giochi di Parigi, mentre Geraint Thomas ha espresso il suo apprezzamento per un Giro d’Italia che quest’anno gli è sfuggito per pochi secondi. Non da escludere comunque del tutto la partecipazione di quest’ultimo anche alla Grande Boucle, anche se quanto sperimentato quest’anno con due GT per la prima volta da molto tempo è stato fallimentare e da lui stesso definito come un qualcosa da non ripetere. Per questo, secondo quanto riporta GCN, la decisione finale potrebbe essere presa solamente dopo la Corsa Rosa.

Pur non avendo più la potenza di fuoco degli anni d’oro, la ex corazzata britannica cercherà di portare alla Grande Boucle comunque una squadra di alto livello, in cui spicca quel Carlos Rodriguez che lo scorso anno ha lottato per il podio conquistando un bel successo di tappa. Il classe 2001 è attualmente la carta migliore della squadra da qualche settimana guidata da John Allert, che ha preso il posto del dimissionario Rod Ellingworth. In suo supporto, con la Vuelta a España in mente, dovrebbe esserci anche Egan Bernal, che dopo un 2023 in cui ha accumulato fatica per riportare il corpo al livello pre-incidente spera nel 2024 di poter ritrovare la gamba di un tempo, o quantomeno avvicinarsi.

Attorno a questi quattro uomini sono poi da comporre le selezioni complete. Alla Corsa Rosa quasi certamente al via ci sarà Filippo Ganna, che ha già espresso la sua volontà di esserci, così come difficilmente non vedremo Salvatore Puccio, che negli ultimi dieci anni ha partecipato a tutte le edizioni tranne una, sempre con la maglia del team britannico. Da vedere invece Elia Viviani come costruirà il suo approccio ai Giochi, ma una presenza al Giro appare più plausibile che al Tour, dove il focus quasi unico sarà la classifica generale, o comunque la montagna.

Tra coloro che ambiscono ad un posto importante nei GT anche Thymen Arensman e il nuovo arrivato Tobias Foss, per i quali al momento non sembrano essere ancora state prese delle decisioni, così come per Laurens De Plus, che finalmente si è sbloccato nel 2023 ottenendo la top 10 a Roma. Avranno presumibilmente tutti un ruolo di gregari di lusso, ma in una corsa come Giro e Vuelta potrebbero anche avere più margine per ottenere un buon risultato in prima persona, anche se il belga nelle scorse settimane è andato in ricognizione sul percorso del Tour.

Tra i gregari storici anche Jonathan Castroviejo e Michal Kwiatkowski, che vedremo probabilmente sempre in Francia, mentre da valutare gli spazi che saranno dati ai vari Omar Fraile, Ethan Hayter, Carlos Rodriguez e Magnus Sheffield, che dovrebbero tutti avere la possibilità di partecipare ad almeno un GT. Per il britannico Giro e Vuelta potrebbero essere occasioni di giocarsi qualche carta in prima persona, mentre al Tour rischia di essere più chiuso, discorso simile per il giovane statunitense, che peraltro sarebbe al primo GT della carriera, quindi potrebbe non essere gettato subito nella vasca degli squali.

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