Ineos Grenadiers, Carlos Rodríguez: “Al Tour ero tra i migliori, nel 2024 spero di continuare su questa linea”

Carlos Rodríguez ha alte aspettative per il 2024. Dopo aver ottenuto ottimi risultati nella scorsa stagione tra cui il quinti posto nella classifica generale del Tour de France, vincendo la 14esima tappa, e la settima posizione al Lombardia, il 22enne spagnolo proverà a ripetersi anche nella prossima annata in cui è diventato forse l’uomo più atteso della Ineos Grenadiers, con la quale ha rinnovato sino al 2027 dopo alcuni dubbi sulla sua permanenza, in termini di classifica generale. Il corridore grenadino è certo di disputare la Grande Boucle anche nel 2024 ma non è sicura, al momento, la sua partecipazione alla corsa di casa, la Vuelta a España, nella quale si era rivelato l’anno precedente. 

La corsa transalpina è invece al momento l’unico chiaro obiettivo per la prossima stagione, quando proverà a migliorare il quinto posto del 2023:  “Quest’anno ero tra i migliori e ho vinto una tappa – commenta per Ciclismo a Fondo – Nel 2024 spero di continuare su questa linea, ma facendo un passo avanti e potendo combattere sempre nelle tappe importanti con gli uomini della classifica generale”.

Se il Tour è l’obiettivo primario, attorno al quale ruoterà il suo calendario ancora da definire nei dettagli, Rodríguez non esclude la partecipazione alla corsa di casa nel finale di stagione. Una decisione sarà presa dunque “dopo il Tour” perché bisognerà vedere “come sta il fisico” in quanto “la stagione è lunga e possono succedere mille cose”. Al momento di certo, oltre alla partecipazione alla corsa targata ASO, c’è il debutto, che avverrà alla Clásica Jaén Paraìso Interior”, mentre il resto appare ancora in via di definizione. 

Presente in sala al momento della rivelazione del percorso della Vuelta, il giovane corridore iberico ha comunque commentato il percorso del GT di casa: “La Vuelta 2024 ha tappe di grande durezza accumulate nei vari giorni e gli arrivi in salita saranno pericolosi, sono quelli in cui si può fare la differenza. In queste tappe una Vuelta si può vincere oppure perdere. La tappa di Granada, nella mia terra, l’ho vista e se ci sarà battaglia sarà sicuramente un grande spettacolo”. Non è mancato infine un commento sulla grande novità di questa edizione, con la crono che chiuderà la corsa a Madrid: “Una cronometro all’ultimo giorno è una cosa diversa, può portare emozioni fino alla fine, ma dipenderà da come sarà la classifica generale. Se sarà combattuta sarà emozionante”.

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