Deceuninck-Quick-Step, Lefevere lancia Evenepoel: “Nel 2021 cambierà programma, ma Tokyo resterà una priorità”

I grandi progressi di Remco Evenepoel sorprendono anche chi lo ha lanciato tra i professionisti. Patrick Lefevere, manager della Deceuninck-Quick-Step, ha ammesso grande soddisfazione nei confronti del suo pupillo, grande protagonista di questo inizio di stagione. Il belga si è infatti imposto nelle due corse a tappe a cui ha partecipato, la Vuelta a San Juan 2020 e il Tour of Algarve 2020. Il suo obiettivo successivo sarebbe stato la Tirreno-Adriatico 2020, per poi concentrarsi sulla preparazione del Giro d’Italia 2020, suo primo grande appuntamento prima di cercare la medaglia a Tokyo 2020. Lo slittamento di questi tre eventi inevitabilmente farà rivedere i piani del giovane talento, che tuttavia potrà riprovare l’assalto olimpico con un anno di esperienza e di crescita fisica in più.

Le Olimpiadi sono una priorità per Remco, e questo non cambierà” ha rivelato Lefevere in un’intervista rilasciata a HLN.be “Sta pensando a un calendario diverso per il 2021. All’inizio di questa stagione stavamo correndo con i freni. Non sapevamo neanche noi che avrebbe vinto la Vuelta a San Juan e il Tour of Algarve. Con lui sta succedendo tutto molto velocemente. L’anno prossimo prenderemo in considerazione un nuovo programma”. Probabile comunque che questo non comprenda la partecipazione al Tour de France 2021, vista la vicinanza con Tokyo 2021, in programma dal 23 luglio all’8 agosto.

Il numero uno della Deceuninck-Quick-Step ha poi parlato della possibilità di partecipare al Giro d’Italia 2021, magari con un progetto più ambizioso di quello previsto per questa stagione: “Non so come affronteremo l’anno prossimo. Non avevamo chiesto a Remco di vincere corse a tappe da una settimana, gli avevamo detto di mostrare qualcosa nella Tirreno-Adriatico. Per quanto riguarda il Giro, gli è stato permesso di autogestirsi. Se avesse sentito che si stava svuotando, sarebbe potuto tornare a casa. Se va al Giro l’anno prossimo, potrebbe provare a fare classifica. Dobbiamo ancora vederlo. Non sappiamo ancora come digerisce una vetta europea sopra i 2.000 metri”.

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