Bahrain-McLaren, Ivan Garcia Cortina: “Forse ho avuto il coronavirus prima di vincere alla Parigi-Nizza”

Ivan Garcia Cortina è stato protagonista alla Parigi-Nizza 2020. Lo spagnolo si è imposto a sorpresa a La Châtre nella terza frazione della corsa francese, battendo il più quotato Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) in volata in una giornata segnata dalle condizioni climatiche avverse. Una conferma delle sue grandi qualità, in continua crescita, dopo che l’anno scorso aveva trionfato nella quinta frazione del Tour of California 2019, suo primo successo da professionista. Il classe ’95 aveva poi in programma di correre le classiche, in cui sarebbe stato uno degli uomini di punta della Bahrain-McLaren, ma lo stop forzato a causa del coronavirus non gli ha concesso questa possibilità.

In un’intervista rilasciata a EFE, il velocista ha rivelato un retroscena importante: “Alla Parigi-Nizza ho vinto una tappa molto bella, di prestigio. Ero arrivato alla corsa con basse aspettative perché ero stato male, forse avevo il coronavirus. Ho fatto una settimana malato, poi mi sono allenato per due settimane. Sono andato solo per aiutare la squadra, senza obiettivi personali, e alla fine ho vinto una tappa molto importante. È stato molto bello, almeno ho lasciato la Parigi Nizza con una vittoria, un risultato difficile da raggiungere. Ora è il momento di continuare a lavorare per quando riprende la stagione e vedere se riacquisto la forma“. 

L’atmosfera alla corsa del sole comunque non era ideale: “Non c’era paura, ma le sensazioni e l’atmosfera erano diversi. Si vedeva che c’era incertezza nelle squadre, non si sapeva se si sarebbe stati in grado di tornare a casa per vedere la famiglia o se si dovesse restare lì per superare la quarantena. Ora il ciclismo è l’ultimo dei pensieri. Ciò che accade a noi è minimo rispetto alla grandezza del problema di salute che è sorto”.

La vita di Cortina quindi ora è molto differente: “In quarantena mi sto allenando facendo i rulli e ginnastica, ma in verità la testa inizia a stancarsi. Sono un sacco di giorni con il rullo e la motivazione non è la migliore. Quest’anno in squadra abbiamo Landa, corridore di alta classe con esperienza e qualità. Può benissimo vincere un Grand Tour. E vorrei essere nella squadra per aiutarlo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio