Vuelta a España 2023, Geoffrey Soupe: “Ho vinto tanti sprint con Bouhanni ma assaporare la vittoria è indescrivibile”

Nel marasma del finale della settima tappa della Vuelta a España 2023 l’ha sputata Geoffrey Soupe. Il 35enne velocista della TotalEnergies è ormai tra i protagonisti delle volate ad alto livello da oltre un decennio, pur non essendo tra i nomi di primissimo piano. Vincitore quest’anno della Tropicale Amissa Bongo, in carriera non aveva mai vinto una tappa in un Grande Giro, arrivando al massimo terzo nella seconda tappa del lontano Giro d’Italia 2012, vinta da Mark Cavendish. Oggi ha quindi pescato il classico jolly, un bel riconoscimento dopo tanti anni di sacrifici.

È incredibile per me e per la squadra – ha esordito al termine della tappa – non avrei dovuto partecipare alla Vuelta, ma Alexis Vuillermoz è caduto al Tour de l’Ain, quindi la squadra mi ha scelto per partecipare. Non pensavo che sarebbe stato possibile vincere una tappa, perché gli sprint sono davvero veloci. Oggi il finale era molto nervoso. Uno sprint in un Grande Giro è sempre speciale!”.

Soupe ha militato per tanti anni nella Cofidis, lavorando per Nacer Bouhanni: “Con Nacer abbiamo vinto diversi sprint alla Vuelta qualche anno fa. Era già una sensazione straordinaria, tanta adrenalina. Guiarlo e vederlo vincere è stato molto emozionante. Ma assaporare la vittoria pura è indescrivibile. Ieri ero davvero in difficoltà. Ho passato davvero una brutta giornata. Ho preso un virus all’inizio della Vuelta e questo mi ha rallentato. La sto prendendo giorno per giorno. Ho sfruttato le mie possibilità fino alla fine. Dries Van Gestel non è riuscito a sprintare ma sapevo dove andare all’ultima curva. Sono rimasto un po’ sorpreso che nessuno abbia recuperato. Mi sono chiesto: ‘Cosa sta succedendo? È questa la mia giornata?”.

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