Vuelta a España 2021, Gino Mäder si prende la maglia bianca: “Non me l’aspettavo. Volevo solo portare Haig sul podio”

Gino Mäder si prende a sorpresa la maglia bianca della Vuelta a España 2021. Il corridore svizzero, infatti, è entrato nell’attacco decisivo della tappa di oggi, rivelandosi innanzitutto fondamentale per permettere a Jack Haig di arrivare sul podio della generale, ma riuscendo anche a ottenere un grande risultato in prima persona, entrando in top 5 e soprattutto togliendo la maglia bianca di miglior giovane a Egan Bernal. Al termine della tappa vinta da Clémenta Champoussin, il corridore della Bahrain Victorious ha rivelato ai nostri microfoni che stamattina non si sarebbe aspettato di chiudere questa giornata con un risultato così importante.

“Giornata pazzesca – è stata la prima cosa che ci ha detto dopo aver tagliato il traguardo  – Avevamo Padun davanti tanto per cominciare, che alla fine è stato importante. All’inizio il passo non era fortissimo, ma poi quando la Ineos ha deciso di aumentare siamo andati a tutta e ognuno di noi era al limite. Quando è partito Yates abbiamo dato tutto, io so di essere qui per Jack Haig e volevo portarlo sul podio. Ci siamo riusciti e c’è stato anche un piccolo regalo extra per me (la maglia bianca – ndr), è stata davvero una bella giornata

Un regalo che il classe ’97 ovviamente gradisce particolarmente: “Me lo aspettavo stamane? Affatto. Anche durante la corsa, quando avevamo tre minuti, pensavo solo a portare Jack al traguardo. Sono andato a tutta per lui, poi ho dovuto aspettare tre lunghi minuti all’arrivo per avere la conferma che anche io ho ottenuto qualcosa di bello oggi”.

Infine, il ventiquattrenne ha parlato della sua stagione, iniziato con la beffa di La Colmiane a la Parigi-Nizza, alla quale ha reagito con successi importanti, a partire dalla vittoria di tappa al Giro d’Italia: “Ho avuto una bella progressione, già a partire dalla Vuelta dello scorso anno, quando ho chiuso secondo nella penultima tappa. Da lì sono tornato forte dopo un buon inverno, con la Parigi-Nizza, poi c’è stato il Giro, poi ho dovuto solo seguire quello che accadeva, divertirmi in bici e cercare di tirarne fuori il meglio”

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