Giro d’Italia 2018, Yates: “Domani se avrò le gambe potrei provare qualcosa”

Primo giorno tranquillo in rosa per Simon Yates. Dopo aver conquistato ieri il primato del Giro d’Italia 2018, il corridore della Mitchelton-Scott ha vissuto una tappa senza grandi difficoltà, favorito chiaramente anche da un percorso non particolarmente insidioso, che gli ha permesso di non correre nessun rischio. Il britannico è stato dunque facilmente scortato dai suo compagni di squadra, i quali erano ben felici di lasciare il gruppo nelle mani delle squadre dei velocisti, fin sul traguardo.

Subito dopo il termine della tappa, il giovane britannico ha tracciato un bilancio della giornata : “È stato un buon primo giorno in Maglia Rosa, un inizio tranquillo. La fuga buona è partita subito. Per noi come squadra è stato perfetto. Un po’ stressante il finale, come sempre, ma tutto ok”.

Il giovane britannico è tuttavia già proiettato alle due tappe che si terranno nel week end, essendo consapevole che i due arrivi in salita, quello di Montevergine di Mercogliano domani e quello a Campo Imperatore domenica, potrebbero ridisegnare la classifica generale. Vista l’ottima condizione messa in mostra nella tappa di ieri, nella quale certamente ha dimostrato di essere, almeno per ora, il corridore più forte in salita, il britannico promette battaglia anche nei prossimi giorni: “Domani se avrò le gambe potrei provare qualcosa. Devo ancora guadagnare tempo su Tom Dumoulin (Team Sunweb) e altri che sono più forti di me a cronometro”.

Tra i corridori a cui prestare maggiormente attenzione, stimolato dai giornalisti presenti, l’attuale Maglia Rosa non esclude anche Fabio Aru (UAE Emirates) : “Sicuramente è uno dei grandi favoriti. Ci sono una decina di corridori che sono arrivati alle mie spalle. Bisognerà fare attenzione ad Aru perché è un corridore costante, che nelle tre settimane non ha tanti giorni difficili”.

Per quel che riguarda invece una possibile rivalità interna con il compagno e cocapitano Esteban Chaves, che potrebbe destabilizzare l’ambiente interno alla squadra, Yates smorza facilmente l’argomento, bloccando fin da subito ogni possibile polemica: “Non abbiamo un capitano designato, abbiamo una squadra forte. Perché dobbiamo etichettare per forza un capitano, siamo due corridori forti, vediamo giorno dopo giorno”.

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