Tadej Pogacar incensa Mathieu Van Der Poel: “Se fossi un bambino sarebbe il mio idolo”

Tadej Pogacar rivela la sua ammirazione per Mathieu Van Der Poel. I due sono tra i massimi rappresentanti del ciclismo moderno, generoso e offensivo, e se inizialmente avevano obiettivi piuttosto diversi, nel corso delle ultime stagioni si sono progressivamente ritrovati a scontrarsi sempre più spesso, in particolare nelle grandi classiche come Milano – Sanremo e Giro delle Fiandre, senza dimenticare l’ultimo Mondiale. Limitandosi a questi grandissimi eventi il bilancio al momento vede prevalere il corridore della Alpecin – Deceuninck, che lo scorso anno vinse la Ronde davanti allo sloveno, che lo ha sì superato quest’anno, ma si è dovuto inchinare tanto alla classicissima quanto a Glasgow (prima di allora, nelle classiche, il primo confronto diretto risale alla Strade Bianche del 2021 vinta da MVDP, con Pogacar sesto, ma non va chiaramente dimenticato neanche lo spettacolo che entrambi regalarono alla Tirreno-Adriatico qualche giorno dopo, nonché alcuni confronti diretti in tappe al Tour de France).

Se oggi fossi un bambino, il mio idolo sarebbe proprio Van der Poel – ammette Pogacar a margine di una lunga intervista a Sporza – È una persona davvero in gamba, lo considero un vero amico oltre che un rivale. Non credo che la nostra rivalità sia come quella fra lui e Wout van Aert, ma nelle volte in cui incontriamo vengono fuori sempre dei bei duelli”. Uno degli ultimi, nel 2023, è stato quello andato in scena al Giro delle Fiandre, vinto alla grande da Pogačar, autore di un attacco solitario memorabile: “Quello è stato probabilmente il mio giorno migliore in sella a una bicicletta“.

Ed è proprio il grande traguardo raggiunto dal fenomeno neerlandese che rappresenta il momento clou del 2024 del classe 1998, attorno al quale dunque prenderà forma il suo anno, ancor più del Tour de France, che comunque chiaramente rimane cruciale nella sua stagione: “Il mio più grande obiettivo per la prossima stagione è la maglia iridata che adesso indossa Mathieu van der Poel“, sottolinea infatti pensando alla corsa di Zurigo, adatta agli scalatori.

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