Tour de France 2023, Wout Van Aert: “Non è andata come previsto, ma non abbiamo sottovalutato Pogacar”

Altra giornata da grande protagonista per Wout Van Aert al Tour de France 2023. Già in fuga ieri, il tuttofare della Jumbo – Visma è stato il primo a scattare stamani, non appena il direttore di gara Christian Prudhomme ha sventolato la sua bandierina, vivendo praticamente tutta la tappa in testa visto che ha esaurito il suo lavoro ad appena cinque chilometri dal traguardo dopo aver riportato Jonas Vingegaard in testa alla corsa in seguito al suo attacco sul Tourmalet (salita che nel frattempo il belga ha fatto a sua volta interamente al comando frantumando il gruppetto dei fuggitivi). Premiato per il secondo giorno consecutivo il premio di corridore più combattivo, il belga prosegue così un inizio di Grande Boucle straordinario, scacciando anche le polemiche dei primi giorni riguardo eventuali tensioni con il danese.

Stamattina temevo di non avere più energie dopo ieri ma le gambe erano ancora abbastanza buone – sottolinea subito dopo il traguardo, rispondendo anche ad un interrogativo che in molti si sono posti – Purtroppo non è andata come speravamo, anche se comunque è bello vedere Jonas in giallo, ma non abbiamo sottovalutato Pogacar. Ha già dimostrato in passato che, anche quando ha perso terreno, poi è in grado di recuperare”.

A livello personale il classe 1994 ha dato comunque una ennesima dimostrazione delle sue incredibili qualità, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe: “Fortunatamente sono riuscito a superare il Tourmalet per aiutare Jonas – aggiunge a sporza – Nella parte iniziale dell’ultima salita è riuscito a stare a ruota. Ho cercato di aumentare il ritmo nei tratti più duri dall’inizio dell’ultima salita. Non mi rimanevano molte energie, quindi dopo è stato un testa a testa. Ieri ho sentito dire che alcuni pensano che io non abbia più le gambe di una volta. Quelle persone non sanno molto di come si corre”.

Respinte al mittente anche eventuali accuse riguardo la tattica e la forza della squadra: “Anche come team abbiamo avuto una ottima giornata. Avevamo studiato un piano di battaglia per provare nuovamente ad attaccare. Non c’era nessun corridore pericoloso per la classifica nel gruppo davanti e questo ci ha dato un po’ più di margine”.

Dopo le fatiche pirenaiche, domani tornano in scena le ruote veloci e il fenomeno fiammingo potrebbe nuovamente avere occasioni per lui. La tappa di domani, con arrivo a Bordeaux, non sembra tuttavia convincerlo, guardando forse piuttosto al giorno successivo: “Spero di salire sul podio come vincitore di tappa un giorno, ma non so se domani sarà possibile. È una tappa per velocisti puri, piuttosto potrei concentrarmi maggiormente sull’arrivo di Limoges”.

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