Tour de France 2020, Jumbo-Visma e Ineos vorrebbero prepararsi sul Teide: preoccupano le restrizioni sui viaggi

Potrebbe iniziare sul Teide la preparazione al Tour delle due squadre favorite. In inverno, infatti, si era parlato tanto di Ineos e Jumbo – Visma, entrambe intenzionate a portare ben tre capitani alla Grande Boucle, anche se i corridori della formazione neerlandese sembrano più contenti di questa soluzione, almeno nelle uscite pubbliche, rispetto a quelli del team britannico. Le scelte simili dei due team potrebbero comunque non fermarsi qui, visto che dopo l’annuncio del premier spagnolo Sanchez della riapertura delle frontiere a partire da luglio, entrambe stanno pensando di organizzare un ritiro in altura sul Teide proprio in vista del Tour de France.

Intervistato da AD, Merijn Zeeman della Jumbo – Visma ha però dichiarato di voler avere maggiori certezze prima di prendere una decisione definitiva: “Aspetteremo qualche altre settimana prima di organizzare un ritiro in altura perché ad oggi viaggiare è ancora difficile”.

Una preoccupazione condivisa anche Servais Knaven del team Ineos, che ha corridori sparpagliati nel mondo e non vuole rischiare un nuovo caso come quello di Chris Froome, costretto a rientrare in fretta e furia dal Sudafrica allo scoppio della pandemia: “Il Teide è la prima opzione, ma valutiamo anche altri scenari, ci sono varie opzioni in Europa per fare ritiri in altura. Tutti questi anni siamo andati sul Teide, piace a ciclisti e team manager. È un luogo al quale tutti sono abituati e un ambiente più familiare dove allenarsi. Il problema sono le restrizioni sui viaggi dato che abbiamo corridori in tutto il mondo. Froome e Thomas vivono a Monaco, ma Bernal è in Colombia. Per questo al momento ci sembra più facile organizzarlo in Europa che in Sudafrica”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio