Jumbo-Visma, Tom Dumoulin dopo la beffa subita al Tour: “Pogacar va in bicicletta come un minatore, non mi spiego come abbia fatto a vincere”

Emergono interessanti retroscena nel documentario “Codice Giallo” che racconta il Tour de France 2020 vissuto dalla Jumbo – Visma. Realizzato dall’emittente televisiva neerlandese NOS, mostra i retroscena dell’ultima Grande Boucle visti dall’interno della formazione giallonera che ha controllato a lungo la corsa fino alla beffa finale della Planche des Belles Filles. La vittoria conquistata da Tadej Pogacar nella cronometro conclusiva ha lasciato l’amaro in bocca ai corridori della squadra neerlandese il cui disappunto viene espresso soprattutto da Tom Dumoulin. Lo stesso neerlandese che ha rivelato di aver dovuto rinunciare alle proprie ambizioni di classifica a causa di problemi al sovrassella.

Ma anche il leader della squadra Primoz Roglic non si dimostra tenero con le tattiche adottate dal proprio team, oggetto di critiche anche da parte di molti appassionati, che, di fatto, hanno badato più al controllo della corsa che ad attaccare i rivali. Lo sloveno esterna chiaramente le sue perplessità quando ammette che “non dobbiamo portare Pogacar tutti i giorni tranquillamente fino all’ultimo chilometro“. Ancora più diretto il pensiero di Tom Dumoulin: “Abbiamo troppo controllo sulla gara. Noi cinque corriamo inseguendo un gruppo di fuggitivi che non ci interessa. Corriamo come se avessimo già la maglia gialla, tutti ridono di noi – le sue considerazioni espresse in alcune scene girate sul pullman della squadra – Quando chiedo alla Ineos di tirare, rispondono che sanno che lo faremo noi”.

Lo stesso Dumoulin commenta (lo ricordiamo, sono frasi dette a caldo parlando con i propri direttori sportivi) con amaro sarcasmo l’esito della cronometro che ha ribaltato il risultato finale, nella quale non solo il compagno di squadra perde il Tour, ma lui stesso non riesce a conquistare il successo di tappa, arrivando secondo alle spalle di Pogacar: “Sono arrivato secondo dietro a un corridore che guida la bicicletta come un minatore – le sue parole alla fine della tappa – Non ho riesco a spiegarmi come abbia fatto a darmi un minuto e mezzo, non saprei cosa dovrei fare io per poter andare più di così”.

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