Tour de France 2019, il mea culpa di Giulio Ciccone: “Indubbiamente una dura lezione da imparare”

Anche Giulio Ciccone nella trappola dei ventagli nel corso della decima tappa del Tour de France 2019. Come accaduto a diversi pretendenti al trono di Parigi ben più accreditati di lui, l’ex Maglia Gialla alla vigilia è rimasto distanziato dalle accelerazioni che hanno spezzato il gruppo negli ultimi 35 km. L’alfiere della Trek-Segafredo, una delle più belle sorprese di questa prima parte di Grande Boucle, ha accusato un ritardo di 2’09” dal plotone dei migliori, giungendo al traguardo in compagnia di Mikel Landa. Se lo spagnolo della Movistar può però recriminare per una caduta che lo ha visto protagonista nel finale mentre faceva parte del gruppo di testa, il ventiquattrenne chietino, scivolato ora dalla seconda alla decima posizione nella generale, è costretto a fare mea culpa.

Tutto è successo in un momento nel quale nessuno se lo aspettava – ha commentato con amarezza – Sapevamo che c’era il pericolo ventagli, ma quello sembrava dovesse essere in precedenza nella tappa. Siamo stati attenti in tutti quei frangenti pericolosi, ma alla fine il gruppo si è frazionato in un momento imprevisto. Penso sia successo tutto un po’ per caso, inizialmente il distacco era solo di un paio di metri e non pareva preoccupante, sembrava potessimo chiuderlo subito. Sfortunatamente, nel primo gruppo si sono resi conto rapidamente che alcuni uomini di classifica avevano preso il buco. Hanno iniziato a dare il massimo e non abbiamo potuto fare più niente per rimediare”.

L’ex leader della classifica ammette la sconfitta, ma prepara anche l’immediata riscossa: “Questa è indubbiamente una dura lezione da imparare per me. È un duro colpo, sia fisicamente che mentalmente, ma non abbasserò la testa, ci sono ancora molte tappe da affrontare. Personalmente, ritengo di poter essere felice per la mia prima settimana al Tour: due giorni in giallo, poi due in maglia bianca e ancora il decimo posto nella classifica generale, sono però molto deluso e dispiaciuto per la squadra. Il Tour è ancora lungo e vedremo come andrà. Domani ci godremo il giorno di riposo e mercoledì ripartiremo di nuovo, con rinnovata motivazione”.

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