Bilancio Squadre 2022: Intermarché – Wanty – Gobert
Il 2022 è stato un anno di crescita esponenziale per la Intermarché-Wanty-Gobert. Dopo un primo anno positivo nel WorldTour, la seconda annata della compagine belga nel massimo livello del ciclismo è stata quasi da sogno, con vittorie e piazzamenti in tante corse importanti. Sono arrivati infatti successi di tappa al Giro d’Italia e alla Vuelta a España, oltre a piazzamenti in top 10 nella generale del Tour de France e della Corsa Rosa. La squadra belga era inoltre già riuscita a dimostrare la sua crescita già nelle Classiche, portandosi a casa una storica Gand-Wevelgem e salendo sul podio della Liegi-Bastogne-Liegi, sfiorando la top 3 anche alla Parigi-Roubaix. In totale, la formazione diretta da Valerio Piva ha conquistato 24 successi contro i 9 della passata stagione, affidandosi a un perfetto mix tra giovani in rampa di lancio e grandi veterani del pedale.
TOP
Ci sono stati tanti corridori che hanno fatto bene, ma l’uomo simbolo del team nel 2022 è sicuramente Biniam Girmay. L’eritreo, reduce da un buon finale di 2021, apre l’anno vincendo già a gennaio una delle prove del Challenge Mallorca, ma il momento in cui la sua stella si inizia a iscrivere nel grande firmamento del ciclismo è alla Gand-Wevelgem, quando vince la sua prima gara WorldTour e regala al ciclismo africano la prima vittoria in una grande classica. Al Giro d’Italia, poi, rivaleggia con Mathieu van der Poel, riuscendo anche a batterlo nella tappa di Jesi. Nei festeggiamenti si ferisce ad un occhio con il tappo dello spumante e deve così abbandonare anzitempo una corsa di cui è stato la grande rivelazione. Rientra in tempo per diventare campione nazionale a cronometro e poi nel finale di stagione si piazza alla Bretagne Classic e al GP de Québec, candidandosi a grande protagonista delle corse di un giorno anche per il 2023.
Il corridore che ha ottenuto il maggior numero di successi è invece l’esperto Alexander Kristoff, che con cinque vittorie, seppur non di corse di primissimo piano, si è rivelato un ottimo colpo di CicloMercato, portando con sé anche la sua conoscenza ed esperienza. Per certi versi migliore è stato l’acquisto di Domenico Pozzovivo, che un anno fa di questi tempi non sapeva nemmeno se avrebbe continuato la carriera (solo a febbraio ha firmato con la Intermarché) e che invece chiude la stagione con alcuni dei migliori risultati della carriera. Al Giro d’Italia è spesso brillante in salita e nonostante una caduta riesce a centrare la top 10 finale, diventando il corridore più anziano a riuscire nell’impresa dal 1924. Al Sazka Tour dà una mano al compagno Lorenzo Rota (altra nota positiva della stagione) a conquistare la generale, mentre non riesce ad arrivare in condizione alla Vuelta, che abbandona nel corso della quindicesima tappa. Il classe ’82 riesce ad arrivare in gran forma alle classiche autunnali, come forse mai gli era successo prima in carriera, ma poi al Lombardia viene fermato da una caduta, chiudendo così una delle sue stagioni migliori, rendendo il 2022 l’anno emblema della sua carriera, con la sfortuna che ha spesso colpito proprio quando il lucano era in forma smagliante.
Nella top 10 del Giro d’Italia c’era anche Jan Hirt, sesto, soprattutto grazie alle fughe, una delle quali coronata anche con un successo di tappa. Lo stesso modus operandi ha permesso anche a Louis Meintjes di ottenere i migliori risultati della sua carriera. Il sudafricano sfiora il successo di tappa sull’Alpe d’Huez al Tour, che chiude poi in settima posizione regalando al team la prima top 10 della storia alla Grande Boucle, e ottiene invece un successo parziale alla Vuelta battendo per distacco gli italiani Battistella e Zambanini, chiudendo undicesimo nella generale, sfiorando la doppia top 10 stagionale. Un’annata da sogno per il classe ’92, che aveva aperto la stagione con la vittoria del Giro dell’Appenino, che lo aveva riportato al successo dopo sette anni di astinenza.
+++ Biniam Girmay
++ Domenico Pozzovivo
+ Louis Meintjes
FLOP
Dopo un 2021 pirotecnico, Taco van der Hoorn non ha saputo tenere fede alle aspettative. Il neerlandese non riesce a fare granché in primavera, portandosi comunque a casa la vittoria della Brussels Cycling Classic, arrivata con la specialità della casa, la fuga da lontano. Nel resto dell’anno si vede solo con una top 10 alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e nella tappa del Tour con arrivo ad Arenberg, che perde da Simon Clarke in una volata a due che con l’esito opposto avrebbe sicuramente salvato la sua stagione. Prova ad inserirsi in varie fughe nel corso dell’anno, ma a differenza della passata stagione, fa sempre fatica ad arrivare in fondo.
Non è riuscito a dare un grande apporto nemmeno Kobe Goossens, arrivato dalla Lotto Soudal per contribuire ad ampliare il ventaglio di possibilità. Dopo un buon inizio con tre top ten su quattro nelle prove del Challenge Mallorca, il belga non riesce più a ripetersi nell’arco della stagione, ottenendo come miglior risultato un undicesimo posto alla Coppa Agostoni di fine stagione. Il classe ’96 si toglie la soddisfazione di debuttare al Tour de France, ma dal prossimo anno ci sarà bisogno di risultati per ottenere la riconferma all’interno del team.
Nel 2023 dovrà lottare per una riconferma anche Aimé De Gendt, che sembra ormai in una spirale negativa. Dopo un 2021 deludente, il 2022 del belga è stato persino peggiore, visto che non è arrivato nessun piazzamento di rilievo, a meno che non si voglia considerare tale il decimo posto nella crono dei campionati nazionali, che è anche l’unica top 10 della sua stagione. Al Giro inizia un simpatico siparietto social lanciandosi in una sfida nella sfida con il connazionale Thomas De Gendt (dalla quale per la cronaca esce battuto), ma non riesce poi a fare molto altro. A fine stagione, poi, si ci mette anche la sfortuna con la frattura di una vertebra che lo mette ko prima della Bretagne Classic, costringendolo a chiudere la sua stagione a fine agosto.
– Aimé De Gendt
— Kobe Goossens
— Taco van der Hoorn
Miglior Momento
La Intermarché-Wanty-Gobert ha vissuto tanti momenti significativi, dalla prima top 10 al Tour alle vittorie di tappa a Giro e Vuelta, ma ce n’è uno che è stato importante non solo per il team, ma per un intero continente. La vittoria di Bini Girmay alla Gand-Wevelgem lancia il ciclismo africano in una nuova dimensione dopo la vittoria della prima classica WorldTour della storia. Il momento clou della corsa è ai -25 quando Girmay segue un attacco di Laporte, portandosi dietro Stuyven e Van Gestel. I quattro arrivano sul rettilineo finale e il francese lancia lo sprint, ma il classe 2000 sceglie il momento perfetto e lo supera prima del traguardo. Probabilmente sia per la carriera di Girmay che per il ciclismo africano ci saranno un prima e un dopo Gand-Wevelgem 2022, come capisce lo stesso corridore nell’immediato dopo tappa.
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