Volta a Catalunya 2024, Tadej Pogacar sbaraglia la concorrenza a Vallter!

Numero di Tadej Pogacar nella seconda tappa della Volta a Catalunya 2024. Sulla salita di Vallter, il fenomeno dell’UAE Team Emirates attacca e stacca tutti quanti a 6500 metri dalla conclusione, dopo il forcing dei compagni di squadra, infliggendo all’arrivo distacchi pesantissimi a tutti i rivali. Secondo classificato è infatti Mikel Landa (Soudal-QuickStep), giunto al traguardo con un ritardo di 1’23” anticipando di pochi metri Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), mentre chiude quarto João Almeida (UAE Team Emirates), staccato di 1’38”. Il 25enne sloveno, che aveva già sfiorato il successo ieri, è ovviamente anche il nuovo leader della classifica generale con un margine di 1’35” su Landa e 1’38” su Vlasov.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Chi si aspettava bagarre nelle prime fasi di gara rimane deluso nel vedere che il primo scatto è quello giusto. Appena abbassata la bandiera del direttore di corsa, infatti, il gruppo assiste impassibile all’allungo di Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Kevin Colleoni (Intermarché – Wanty), Samuel Fernández (Caja Rural-Seguros RGA), Álex Jaime (Equipo Kern Pharma), Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH) e Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi). Nell’arco di 15 chilometri questi uomini riescono a guadagnare rapidamente 6’30” su un gruppo nel quale nessuno sembra volersi prendere in carico l’inseguimento.

Arriva così la mossa a sorpresa di Tadej Pogacar, che parte in avanscoperta con il compagno Domen Novak, costringendo le altre squadre ad esporsi. Il messaggio sembra diretto, in particolare, alla Israel – Premier Tech del leader Nick Schultz, che infatti si mette subito in testa quando si muove lo sloveno. Dopo dieci chilometri nel mezzo, i due uomini della UAE Team Emirates si rialzano, facendosi riassorbire da un gruppo sul quale avevano facilmente guadagnato un minuto, che a quel punto si trova a 6’40” dalla testa della corsa, gap che aumenta fino a sfiorare i sette minuti nelle immediate fasi successive, prima che ci sia una riorganizzazione.

Israel – Premier Tech e UAE Team Emirates trovano infatti l’intesa per gestire il ritmo e da quel momento il vantaggio degli attaccanti inizia a calare. L’ingresso a Girona, dove è posto il traguardo volante, arriva così per il gruppo 5’30” dopo i battistrada, assestandosi a 4’30” al termine della seconda ora di corsa. Nei chilometri seguenti il gap si mantiene abbastanza stabile, scendendo a 3’20” ai -60 dalla conclusione, poco prima dello sprint intermedio di Olot, dove Isasa transita per primo come accaduto anche a Girona. L’inizio del GPM del Col de Coubet vede la pioggia iniziare a cadere con una certa intensità sulla corsa, ma vede anche il plotone recuperare ulteriormente terreno grazie soprattutto al lavoro dell’UAE, che porta il ritardo a 2’50”.

Davanti, a cinque chilometri dalla vetta, Isasa decide dunque di allungare; con lo spagnolo rimangono solo Fernández e Janssens, ma proprio Isasa cede poco dopo, finendo in seguito per essere ripreso dagli altri ex componenti della fuga. I due battistrada superstiti transitano in cima con 40″ di vantaggio sui primi inseguitori e quasi 3′ su un gruppo che decide di affrontare la discesa, piuttosto bagnata, con prudenza, così come fa Janssens, che perde contatto da Fernández. Nonostante la prudenza, però, Pogacar si ritrova comunque a prendere un leggero margine su tutti gli altri senza troppo forzare, ma in fondo alla discesa avviene il ricompattamento, e lo stesso accade davanti tra Janssens e Fernández.

Con l’UAE che torna a fare il ritmo, tutti gli ex fuggitivi vengono ripresi e il plotone si avvicina a 2′ dalla coppia al comando, dove Janssens passa per primo al terzo e ultimo sprint intermedio, quello di Camprodon, dopo il quale Fernández si rialza. L’ultimo superstite della fuga prosegue invece verso la salita finale di Vallter con un margine sempre più esiguo, iniziando il GPM con 50″ di vantaggio. La sua avventura si esaurisce a nove chilometri dall’arrivo, poco dopo che il gruppo, dove è sempre l’UAE a fare il forcing, si era per un attimo spezzato a causa di una caduta avvenuta attorno alla trentesima posizione e che ha visto coinvolto anche Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan), costretto quindi a inseguire.

Il ritmo della formazione emiratina aumenta costantemente e fa male a molti, tanto che, entrati negli ultimi sette chilometri, davanti rimangono una decina di corridori. Poco dopo, Pogacar rompe infine gli indugi e fa subito il vuoto sui rivali, che non riescono a trovare l’accordo per organizzare un inseguimento e contenere il ritardo dallo scatenato sloveno. Mikel Landa (Soudal-QuickStep), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) e Lenny Martinez (Groupama-FDJ) sono i più decisi e scattano a più riprese, e alla fine sono lo spagnolo e il russo a riuscire a emergere in un drappello comprendente anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers), Chris Harper (Team Jayco AlUla) e João Almeida (UAE Team Emirates), che ovviamente si mantiene a ruota degli altri.

Nel frattempo, però, il vantaggio di Pogacar ha assunto dimensioni importanti e arriva a superare il minuto allo striscione dell’ultimo chilometro. Quella del fenomeno sloveno è una cavalcata trionfale e lo porta a conquistare il suo primo successo di tappa nella corsa spagnola con un margine di 1’23” su Landa, che nelle ultime centinaia di metri prova a staccare un Vlasov che però si rifà sotto proprio sul traguardo, chiudendo praticamente assieme allo spagnolo. Rimasto al coperto per proteggere l’attacco del compagno di squadra, Almeida trova le energie per staccare gli altri e andare a prendersi il quarto posto, mentre Enric Mas (Movistar) riesce a riavvicinarsi nel finale e a terminare ottavo, ultimo a contenere il ritardo sotto i due minuti.

Risultato Tappa 2 Volta a Catalunya 2024

Classifiche Volta a Catalunya 2024

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