Parigi-Nizza 2024, trionfo di Santiago Buitrago sul primo arrivo in salita! Luke Plapp 2º diventa nuovo leader

Santiago Buitrago si prende il primo arrivo in salita della Parigi – Nizza 2024. Lo scalatore colombiano della Bahrain Victorious trionfa in solitaria sul Mont Bruilly, precedendo di una decina di secondi Luke Plapp (Team Jayco-AlUla), che aveva iniziato l’azione decisiva sulla salita precedente prima di essere raggiunto dal colombiano, capace poi di staccarlo nella salita conclusiva. Dietro i primi due è Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) a vincere la volata degli altri uomini di classifica davanti a Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), i cui scatti hanno creato la selezione finale di un gruppetto che comunque arriva con distacchi abbastanza contenuti.

I primi due di giornata, a posizioni inverse, si prendono anche le prime due posizioni della classifica generale. Il campione australiano si prende infatti la Maglia Gialla con 13 secondi di vantaggio sul colombiano, mentre l’ex leader Brandon McNulty (UAE Team Emirates) scivola in terza posizione, a 27 secondi, due in meno del compagno Joao Almeida (UAE Team Emirates), che nel finale soffre i cambi di ritmo di un Remco Evenepoel ora quinto, a 30 secondi, grazie ad una azione al Traguardo Volante che lo vede passare per primo davanti a Primoz Roglic (Bora-hansgrohe), leggermente staccato nel finale

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

I primi chilometri di gara sono un susseguirsi di attacchi e contrattacchi, ma nessuno dei tentativi riesce a prendere il largo e il gruppo si presenta compatto al primo GPM di giornata, la Côte du Mont-Saint-Vincent. Qui, l’alta andatura porta già diversi corridori a perdere contatto, mentre davanti prova ad avvantaggiarsi Jonas Rutsch (EF Education-EasyPost), che però viene rapidamente riassorbito. Dopo altri falliti tentativi, riesce a prendere un minimo vantaggio Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), che scollina per primo il GPM, venendo in seguito raggiunto da Jasper De Buyst (Lotto Dstny), Stefan Bissegger (EF Education – Easypost) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies).

Finalmente il gruppo, dove si porta davanti l’UAE Team Emirates, rallenta e concede a questi battistrada un margine che al termine di una prima ora di gara percorsa a una media di 46,6 km/h arriva a toccare 1’50”, salendo di un altro minuto nei chilometri successivi. La composizione della fuga piace alle squadre degli uomini di classifica, che consentono così al tentativo di guadagnare fino ad un massimo di 3’30”, momento in cui la Bora – hansgrohe si porta in testa a controllare. Il gap rimane stabile fino a cento chilometri dal traguardo, quando il gruppo inizia a guadagnare in vista del secondo GPM di giornata.

Con l’inizio del susseguirsi di salite i velocisti cominciano a lasciarsi sfilare, mentre davanti provano ad alzare a loro volta il ritmo. Il vantaggio sul gruppo resta così a lungo attorno ai due minuti, ma a 60 chilometri dalla conclusione, verso il quarto GPM di giornata, UAE Team Emirates e Ineos Grenadiers si portano a loro volta in testa per dare il loro contributo, nonché per tenere i capitani nelle posizioni di testa. Il gap ai piedi della salita è dunque così di 1’20”, mentre tra i battistrada emerge Scaroni, solo inizialmente seguito da Burgaudeau. Al GPM l’azzurro ha così 25 secondi di margine sul francese e un minuto sul gruppo, condotto da Bob Jungels e Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe).

Inevitabilmente il destino del corridore transalpino, che comunque oggi si assicura un altro giorno in maglia a pois, è segnato, fino ad essere ripreso a 45 chilometri dalla conclusione. Scaroni invece resiste ancora abbastanza da passare in testa al primo passaggio al traguardo, venendo poi riassorbito dal gruppo nella successiva discesa, che provoca un frazionamento che ovviamente la Bora-hansgrohe prova a sfruttare. Questo segna la fine dell’avventura dell’azzurro, mentre la Decathlon Ag2r La Mondiale è costretta ad impiegarsi per riportare Felix Gall insieme agli altri pretendenti della generale.

Al TV che segue il ricongiungimento è Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a passare per primo, seguito da Primož Roglič, che con la sua Bora – hansgrohe ha lanciato lo sprint, e Laurence Pithie (Groupama-FDJ). I tre, grazie allo sprint si ritrovano con qualche secondo di vantaggio, assieme a Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), provando così a rilanciare inizialmente l’azione. Il tentativo dura tuttavia molto poco e il gruppo rientra prima che si torni a salire verso il Col du Fût d’Avenas, il GPM più impegnativo del giorno. Iniziata la salita, Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) si muove seguendo una accelerazione di Louis Vervaeke (Soudal-QuickStep), mentre in gruppo David Gaudu (Groupama-FDJ) viene frenato da una caduta. Rimasto rapidamente da solo, in vista del GPM il campione australiano viene raggiunto da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), formando una coppia che riesce a scollinare con un margine di 15 secondi.

Con Jay Vine (UAE Team Emirates) a controllare, il gap continua ad oscillare intorno a quell’entità, ma il corridore australiano esaurisce il suo compito a dieci chilometri dalla conclusione e si crea un attimo di esitazione che si rivela prezioso per gli attaccanti. Rapidamente infatti il loro vantaggio sale a 30 secondi e a nulla vale la presa in comando della Ineos Grenadiers nell’approccio alla salita conclusiva. I due battistrada si presentano così ai tre chilometri finali con un margine di 40 secondi, che a quel punto fanno cominciare a sognare, tanto per la tappa quanto per la generale.

A 1500 metri dal traguardo Buitrago stacca Plapp, che decide a quel punto di gestirsi, senza seguire il ritmo a strattoni dello scalatore colombiano. Alle loro spalle Ilan Van Wilder (Soudal-QuickStep) prende il controllo del gruppo, alzando l’andatura, ma neanche più di tanto e Buitrago mantiene un gap ancora consistente. Il colombiano può così involarsi verso il traguardo in solitaria mentre Remco Evenepoel comincia ad attaccare. Il suo primo scatto vede la pronta reazione di Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Mattias Jorgenson (Visma | Lease a Bike), seguiti anche da Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Primoz Roglic (Bora-hansgrohe) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers).

Con Felix Gall a rilanciare queesto sestetto guadagna una manciata di metri sugli altri uomini, ma l’austriaco non riesce poi a seguire la successiva accelerazione di Remco Evenepoel, creando un buco che vede Jorgenson, Roglic e Bernal concedere qualche secondo al traguardo rispetto al belga e al danese, che chiude la tappa in terza posizione, superando Evenepoel allo sprint.

 

Risultato Tappa 4 Parigi – Nizza 2024

Classifiche Parigi – Nizza 2024

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