Giro del Delfinato 2022, Valentin Ferron sorprende tutti! Quarto Andrea Bagioli

Ancora lotta fino all’ultimo metro al Giro del Delfinato 2022. Partita dopo una lunga bagarre iniziale, la fuga si è poi giocata il successo resistendo al ritorno del gruppo A conquistare la tappa grazie ad uno scatto all’interno dell’ultimo chilometro è stato così Valentin Ferron, che ha sorpreso i suoi avversari, costringendo Andrea Bagioli ad un inseguimento che lo ha visto spendere tutte le sue energie, fisiche e mentali. L’azzurro chiude così quarto, alle spalle anche di Pierre Rolland e Warren Barguil, mentre il gruppo viene regolato, 32 secondi più tardi, da Juan Sebastian Molano su Edvald Boasson Hagen e Dylan Groenewegen. In controllo, Wout Van Aert conserva ovviamente la maglia di leader.

Visto il profilo altimetrico e quanto emerso in questi giorni, in gruppo tutti sanno che la fuga ha forti possibilità di arrivare. Sono dunque in molti a provarci sin da subito, creando una raffica di scatti e controscatti che tiene il ritmo altissimo nella prime fasi di corsa. Sul primo GPM sono Samuele Battistella (AST), Kévin Geniets (GFC), Mikkel Honoré (QST) e Alexis Vuillermoz (TEN), con quest’ultimo che scollina per primo, a provare ad allungare rispetto ad un gruppo che comincia già a perdere corridori. Ma questo quartetto non riesce ad andare oltre alla dozzina di secondi di vantaggio, finendo per essere ripreso prima che inizi la seconda ascesa. Dopo una nuova serie di azioni a trovare il momento giusto sono Andrea Bagioli (QST), Warren Barguil (ARK), Geoffrey Bouchard (ACT), Bruno Armirail (GFC), Pierre Rolland (BBK), Victor Lafay (COF) e Valentin Ferron (TEN), che riescono a farsi dare il benestare dal gruppo, scollinando con un margine di due minuti.

Malgrado alcune squadre come la EF Education – EasyPost inizialmente sembrino interessate a tenere la corsa, il distacco continua a salire velocemente fino a toccare i quattro minuti dopo 70 chilometri di corsa. A quel punto è la Jumbo – Visma a portarsi in testa, scollinando al terzo GPM con un ritardo di 3’45” e iniziando da quel momento un momento di controllo che fa oscillare il distacco intorno ai quattro minuti per tutte le fasi centrali della tappa. Sull’ultima salita di giornata, che vede Armirail perde contatto tra i fuggitivi, il gruppo aumenta la sua andatura, portando alcuni corridori, tra i quali Dylan Groenewegen (Team BikeExchange – Jayco) a perdere progressivamente contatto. In cima il vantaggio dei battistrada è così di 3’05” sul gruppo e 3’35” sul gruppetto del velocista neerlandese, che si butta subito a capofitto in discesa per cercare di rientrare. Ovviamente, anche il gruppo è lanciato, finendo per spezzarsi per resistere al rientro del velocista più temuto, inizialmente avvicinatosi dimezzando il suo ritardo. Con uomini Trek – Segafredo, Intermarché – Wanty – Gobert e Bora – hansgrohe che si alternano nelle posizioni di testa, il gruppo tiene a distanza inizialmente Groenewegen e il secondo troncone, nel quale si ritrova anche un Chris Froome (Israel – Premier Tech) apparso affaticato sin dalle prime fasi di corsa.

I due riescono tuttavia a rientrare entrati negli ultimi trenta chilometri di corsa, con i fuggitivi che conservano ancora 2’45” di vantaggio. Con anche gli uomini UAE Team Emirates e Team BikeExchange – Jayco a tirare, il distacco inizia a calare in maniera più importante solo una volta entrati nei 15 chilometri finali, al cui cartello il gruppo era transitato con un ritardo ancora di 2’25”. Davanti tuttavia, dopo un unico tentativo di Barguil inziata la discesa, l’intesa è ancora alta e il ritmo non cala, riuscendo ad arrivare agli ultimi cinque chilometri con ancora un vantaggio di 1’05”. Mentre in gruppo è Harry Sweeny (Lotto Soudal) a provare una azione velleitaria, dalla brevissima durata, nello strappo che segue è Bouchard a provare a far saltare il banco, ma la reazione degli altri è pronta e nessuno riesce a fare la differenza. Compreso che si possono giocare la vittoria malgrado anche la Ineos Grenadiers provi a mettere qualcuno a tirare, i fuggitivi cominciano a studiarsi, provando a mettere in difficoltà i più veloci, tra cui chiaramente il nostro Andrea Bagioli. All’imbocco dell’ultimo chilometro, sfruttando una rotonda, Ferron si avvantaggia e tutti guardano l’italiano, che si ritrova a dover inseguire con tutti gli altri sul groppone. La mossa del portacolori della TotalEnergies si rivela così vincente, riuscendo ad anticipare gli altri di una manciata di secondi, mentre Bagioli è costretto ad inchinarsi al tatticismo dei rivali, con Rolland e Barguil che lo battono anche in una volata estenuante soprattutto mentalmente.

Risultato Tappa 6 Giro del Delfinato 2022

Classifica Generale Giro del Delfinato 2022

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