TotalEnergies, Mathieu Burgaudeau contento della presenza di Sagan in squadra: “Quando parla lo ascoltiamo attentamente perché non dice cavolate”

Il 23enne transalpino ha parlato anche della sua stagione: "Ci sono stati momenti buoni e meno buoni, felice di aver finalmente alzato le braccia al cielo in una gara professionistica"

Quella conclusasi un mese fa è stata la prima stagione di Peter Sagan con la TotalEnergies. Anche a causa di diversi problemi fisici, che hanno condizionato soprattutto la prima parte di 2022, lo slovacco non è stato in grado di ottenere i risultati che, probabilmente, il team si aspettava da lui (solo due le vittorie in questa annata), tuttavia l’ex campione del mondo è riuscito comunque a lasciare il segno all’interno della formazione transalpina. Come dichiarato dal compagno di squadra Mathieu Burgaudeau, infatti, l’arrivo del 32enne ha portato grande esperienza all’interno del team, che anche grazie ai suoi consigli è riuscito a fare un passo in avanti chiudendo l’anno con 15 vittorie, miglior risultato della storia recente della compagine francese.

Ci ha portato professionalità e piccoli consigli in più che possono aiutarci soprattutto durante la gara – ha dichiarato Burgaudeau a Cyclism’Actu – Peter ha dato una buona spinta alla squadra. Non è uno che parla molto. Ecco perché, quando parla, vogliamo ascoltarlo, perché non dice cavolate. Non parla per niente e raramente commette errori quando lo fa, quindi lo ascoltiamo attentamente. È davvero interessante ascoltare quello che dice, seguire i suoi consigli… È molto gratificante averlo in squadra e penso che ti faccia migliorare ancora di più“.

Prova ne è anche il fatto che lo stesso 23enne francese è riuscito a centrare la sua prima vittoria tra i professionisti, una tappa alla Parigi-Nizza, arrivata in un’annata piuttosto complicata anche per lui: “Ci sono stati momenti buoni e meno buoni. Ho avuto diversi problemi fisici che hanno rovinato la mia stagione, penso che senza quelli avrei potuto fare una stagione solida. Nel complesso, ho vissuto una buona annata. Appena sono stato al mio livello, ho potuto giocarmi la vittoria o, per lo meno, non ero molto lontano dal farlo, e questo è positivo per il futuro. Mi ha fatto moralmente molto bene aver finalmente alzato le braccia al cielo in una gara professionistica. Ora so di potercela fare in qualsiasi gara. Ciò che offusca un po’ il mio bilancio sono le numerose cadute. Ogni volta che ero in buona forma, ho avuto una caduta importante”.

“Nel complesso, [come squadra] abbiamo avuto davvero una buona stagione, con risultati dall’inizio e costanza nelle nostre prestazioni nel corso dei mesi – ha proseguito Burgaudeau – Ciò che è stato interessante è che l’intero collettivo è stato performante. È davvero una cosa buona, dobbiamo solo fare la stessa cosa nel 2023, o anche meglio“.

Il 23enne non ha ancora stilato un programma di gare per il prossimo anno, ma tra gli obiettivi principali c’è quello di partecipare al Tour de France: “Non ho ancora fissato i miei obiettivi per la stagione 2023. Il prossimo anno voglio soprattutto fare una stagione intera, senza infortuni ricorrenti, per potermi esprimere al 100% da gennaio a ottobre. Penso che, se non ho infortuni, ho i mezzi per fare una buona stagione. Per quanto riguarda le gare, ovviamente voglio fare il Tour de France, ma vedremo, ci sono anche altre gare oltre al Tour durante la stagione”.

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