Analisi Percorso Freccia Vallone 2018: nuove côtes per cercare di rendere più imprevedibile la corsa

Percorso indurito per la Freccia Vallone 2018. Secondo appuntamento del Trittico delle Ardenne, la corsa in programma mercoledì 18 aprile presenta una 82ª edizione che vuole cercare di uscire dallo schema solito che vede giocarsi tutto sull’ormai mitico Muro di Huy. I 75 corridori al via dovranno quindi affrontare 11 muri lungo i 198,5 chilometri in programma (6 in meno della passata edizione) per un percorso molto frastagliato, sinuoso e nervoso, anche oltre le Côte classificate. Non mancherà comunque il tradizionale circuito finale, con un doppio passaggio sull’arrivo per cominciare a prendere la mano per coloro che vorranno poi giocarsi il successo nella terza scalata dell’emblematico muro finale.

Percorso Freccia Vallone 2018

Il percorso della Freccia Vallone 2018 nel suo complesso è tradizionale, ma presenta tre muri in più nella prima parte del tracciato. Ad aggiungersi a un percorso comunque già dentellato anche senza muri repertoriati, dove probabilmente si verificheranno i primi attacchi e prenderà il via la fuga di giornata, arrivano infatti alcuni muri storici, ma della Liegi – Bastogne – Liegi. Dopo 65 chilometri i corridori affronteranno infatti la Côte de Vecquée, che con i suoi 6,7 chilometri sarà la salita più lunga del giorno, seguita non molto più tardi dalla ancora più iconica Côte de la Redoute (2km all’8,9 di pendenza media). Difficile possano rivelarsi passaggi decisivi in maniera diretta, visto che sono posti decisamente lontani dal traguardo, ma sono due muri comunque in più da affrontare, che possono successivamente restare nelle gambe.

La prima metà di gara si conclude con l’inizio della Côte de Mont, che contribuisce a rendere le fasi iniziali della corsa decisamente più nervose di quanto il percorso non ci avesse abituato. L’approccio al circuito conclusivo è dunque molto più movimentato, comprendendo poi anche la Côte d’Amay, e il gruppo potrebbe essersi già fortemente ridotto, rendendo così più difficile controllare la corsa quando si entrerà poi nel vivo della questione.

La prima scalata del Muro di Huy si avrà dunque dopo 140,5 chilometri (rispetto alla passata stagione non c’è in precedenza la Côte de Villers-le-Bouillet) con l’ingresso nel circuito finale, confermato in toto rispetto alla passata edizione con la sua doppia tornata di 29 chilometri ciascuna. Prima di tornare sul temibile muro conclusivo (soli 1300 metri, ma con una pendenza media del 9,6% e punte del 20%), anche quest’anno dunque i passaggi sulla Côte d’Ereffe (2,1 km al 5%) e sulla Côte de Cherave (1,3 km all’8,1%).

Anche quest’anno dunque più che confermata l’intenzione di ASO di cercare di rendere più imprevedibile e aperta una corsa che ormai troppo spesso negli ultimi anni si è ridotta ad una lunga attesa verso il muro conclusivo, dove i grandi favoriti si presentavano sostanzialmente compatti cercando di risparmiare più possibile sino alla flamme rouge. Per cercare di riuscirci bisognerà dunque cercare di rendere dura la corsa non solo nel finale, ma cercando di sfruttare anche le prime difficoltà catalogate del giorno, sulle quali cominciare a sfiancare gli avversari. Non tanto i capitani, quanto piuttosto i loro gregari, che in questo modo lascerebbero maggiormente scoperti i leader nel finale.

Muri Freccia Vallone 2018

• Km 65 – Côte de La Vecquée (6,7 km – 4,9%)
• Km 82 – Côte de La Redoute (2 km – 8,9%)
• Km 100 – Côte de Mont (2,4 km – 4,8%)
• Km 126,5 – Côte d’Amay (1,4 km – 6,7%)
• Km 140,5 – Mur de Huy (1,3 km – 9,6%)
• Km 153 – Côte d’Ereffe (2,1 km – 5%)
• Km 164 – Côte de Cherave (1,3 km – 8,1%)
• Km 169,5 – Mur de Huy (1,3 km – 9,6%)
• Km 182 – Côte d’Ereffe (2,1 km – 5%)
• Km 193 – Côte de Cherave (1,3 km – 8,1%)
• Km 198,5 – Mur de Huy (1,3 km – 9,6%)

Altimetria e Planimetria Freccia Vallone 2018

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