Freccia Vallone 2018, Nibali si mette in mostra: “Volevamo rendere la corsa il più dura possibile”

Vincenzo Nibali protagonista alla Freccia Vallone 2018. Ancora una volta il siciliano ha scelto corsa dura, con una bella azione negli ultimi 50 chilometri della corsa assieme ad altri coraggiosi. 15 corridori, poi ridotti a sei, fino a quattro, con il siciliano che è stato poi ripreso ai piedi dell’ultima ascesa del Muro di Huy, dimostrando buona gamba in vista della Liegi – Bastogne – Liegi di domenica prossima. Una azione generosa che non ha avuto fortuna, confermando comunque come i piccoli problemi di salute avuti negli ultimi giorni siano risolti, con il capitano della Bahrain – Merida che ha dunque ritrovato così anche fiducia dopo una Amstel Gold Race invece abbastanza anonima.

È come se avessi fatto a tutta una crono di 50 chilometri – commenta – Volevamo rendere la corsa il più dura possibile per poi giocarci la carta di Gasparotto sull’ultima scalata del Muro di Huy. Pe questo ho deciso di partire a 50 chilometri dalla conclusione con un gruppetto di 15 corridori, poi ridotti a sei”.

Il piano ha effettivamente funzionato, costringendo le squadre rimaste fuori dal tentativo a tirare, con la Movistar che ha dovuto usare praticamente tutti i suoi uomini nell’inseguimento, con altre squadre che son poi dovute intervenire a loro volta per chiudere. “Abbiamo subito trovato una buona intesa – aggiunge il siciliano – Andavamo veloci quindi il vantaggio è salito rapidamente, fino a raggiungere quasi il minuto. Poi dietro hanno iniziato a recuperare terreno e il vantaggio è calato progressivamente. Prima dell’ultima salita io e Tanel Kangert abbiamo ceduto. È stata una corsa molto veloce e la media è stata molto alta, con numeri simili a quelli del Tour de France”.

E se lo è stata parte del merito va chiaramente anche allo Squalo dello Stretto, tra i più generosi nel tentativo e di gran lunga il più sorvegliato fra gli attaccanti, tanto che il vincitore di giornata era in realtà convinto che l’italiano avesse in realtà già tagliato il traguardo prima di lui.

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