Imola 2020, Mads Pedersen cede la maglia iridata: “Un sollievo vincere in Polonia, al Tour me la sono goduta”

Mads Pedersen non difenderà il suo titolo di campione del mondo a Imola 2020. Il corridore della Trek-Segafredo ha valutato come troppo duro il percorso e ha deciso di non far parte della selezione danese che cercherà il bis, puntando soprattutto su un Jakob Fuglsang sicuramente più adatto a questo tipo di percorso. Il vincitore di Yorkshire 2019 ha quindi indossato per l’ultima volta la maglia iridata a Parigi, nella frazione conclusiva del Tour de France 2020, sfiorando tra l’altro il successo di tappa nello sprint vinto dalla maglia verde Sam Bennett (Deceuninck-Quick-Step). Un buon modo per concludere una Grande Boucle comunque da protagonista, dopo aver chiuso secondo anche la frazione di apertura a Nizza ed essersi piazzato in qualche altra circostanza nelle tre settimane, oltre ad aver aiutato il compagno di squadra Richie Porte (Trek-Segafredo) a conquistare il podio.

Nonostante non abbia potuto indossare la divisa di campione del mondo nelle classiche del nord, suo principale obiettivo stagionale, il bilancio del classe ’95 sulla propria esperienza è decisamente positivo: “Ho iniziato l’anno in maglia iridata al caldo dell’Australia, dopo la Parigi-Nizza sono stato costretto a sfoggiarla a lungo solo in allenamento, a causa del coronavirus. Vincere in Polonia è stato un sollievo, aggiudicarmi almeno una gara con questa maglia addosso è stato emozionante. Al Tour de France me la sono goduta ogni giorno“.

Ora Mads Pedersen si dovrebbe concentrare proprio sulle corse del nord, con il mirino puntato sul Giro delle Fiandre 2020 il 18 ottobre e la Parigi-Roubaix 2020 la settimana successiva. La partecipazione alle due monumento gli impedirà dunque di essere al via degli altri due Grand Tour di questa stagione, che si svolgono in concomitanza. Prima però il danese dovrebbe presentarsi alla partenza del BinckBank Tour 2020, corsa a tappe che si svolgerà dal 29 settembre al 3 ottobre. Una scelta che sarebbe stata più difficile, se si fosse presentato anche a Imola.

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