Giro d’Italia 2019, Campenaerts frustrato: “So che senza quel problema meccanico avrei vinto”

Sconfitta amara per Victor Campenaerts nella seconda crono del Giro d’Italia 2019. In testa ai primi due intermedi pianeggianti, il corridore della Lotto Soudal ha visto il suo tempo superato al traguardo da Primoz Roglic per soli undici secondi. Di per sé un risultato che avrebbe potuto accettare più facilmente se un salto di catena in salita non lo avesse costretto ad un disastroso cambio bici che lo ha visto probabilmente perdere più del margine che gli lo sloveno gli ha inflitto al traguardo.

“Il piano era di correre appena sotto la mia soglia fino alla salita, poi superarla in salita – spiega – Una strategia simile a quella usata durante il mondiale a Innsbruck. In quanto cronoman, è davvero frustrante avere un problema meccanico. Ci eravamo messi d’accordo che in caso il meccanico avrebbe dovuto passarmi la bici da strada, il cambio non è andato così liscio e, per colpa dell’adrenalina, ero un po’ frustrato dopo l’arrivo. In quel momento pensavo mi avrebbero superato in 5-10”.

Ma così non è andata e il belga ha iniziato a sperarci, pur con molti dubbi: “Avevo emozioni contrastanti in quel momento – ammette – Sapevo che se avessi vinto quel cambio sarebbe stato dimenticato, ma altrimenti sarebbe stata una condanna. Così è stato, perché avendo perso per undici secondi so che senza quel problema avrei vinto. Ma queste sono le dure leggi dello sport ad alto livello e devo conviverci. Non ce l’ho con nessuno…”

E pensare che non pensava nemmeno di potersela realmente giocare. “Inizialmente avevo detto che questa crono non era molto adatta a me che vincere non sarebbe stato possibile – ammette – Ma in quanto cronoman hai il dovere di prepararti al meglio per le prove contro il tempo e dare tutto. L’anno scorso, durante la seconda crono del Giro, ero sempre in lotta con me stesso, ma stavolta ho sentito da subito che avevo le gambe”.

Una delusione cocente dunque per il campione europeo e primatista dell’ora, che prova comunque a guardare avanti con fiducia, pensando alla prova conclusiva a Verona. “Sarà una crono sicuramente ancor più adatta a me – conclude – Spero solo di superare le montagne senza troppi problemi per poter avere ancora le energie per giocarmi la vittoria”.

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