Analisi Favoriti Giro d’Italia 2019, Maglia Bianca: López per il bis, ma occhio ai ragazzi del Team Ineos

Saranno esattamente 50 i corridori a competere per la Maglia Bianca del Giro d’Italia 2019. Riservata a tutti coloro nati dopo il 1 gennaio 1994, lo speciale simbolo del primato del miglior giovane ha spesso indicato i campioni del futuro, coloro i quali da quel momento in poi andavano annoverati tra i pretendenti ad un Grande Giro. Per la verità, i vincitori della Maglia Bianca, in qualche occasione, erano corridori esplosi giovanissimi e per questo già in lizza anche per la Maglia Rosa. Poter salire sul podio finale di Verona, con l’Arena sullo sfondo, è una soddisfazione che diversi talenti emergenti vorrebbero togliersi.

Favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2019

Il grande favorito non è uno di quei corridori che potrebbe emergere, perché ormai da un paio è un punto di riferimento del ciclismo mondiale ed è uno dei papabili per la vittoria di questa edizione della Corsa Rosa. Miguel Ángel López (Astana) questa classifica l’ha già vinta l’anno scorso, al termine di un entusiasmante lotta tutta latina con Richard Carapaz, e a maggior ragione quest’anno, se tutto va come il colombiano si augura, sono in pochi a potergliela contendere. Ma proprio perché le trappole sono dietro l’angolo e perché comunque si parla di giovani, molti dei quali con qualità ancora nascoste, è prematuro dare già per scontata la vittoria di López.

In questa classifica sono presenti in massa i portacolori del Team Ineos, che con un’inedita formazione giovanissima si propone come scheggia impazzita di questo Giro, che li costringerà a correre in maniera diversa dal solito e, perché no, magari far anche divertire i tifosi. Nella selva di talenti del team britannico, spicca Tao Geoghegan Hart, 24enne londinese, nuovo figlioccio di Dave Brailsford. All’interno del roster della Ineos è probabilmente quello più maturo, anche se ha corso solamente una Vuelta a España, e sembra quello maggiormente indiziato a curare la classifica generale. Probabile che comunque anche Pavel Sivakov e Ivan Sosa proveranno a restare nelle parti alte della classifica il più a lungo possibile, fermo restando che sono entrambi classe 1997 e i due più giovani in corsa. Mal che vada, avranno altre tre stagioni per provare a conquistare la Maglia Bianca. Poi c’è anche Eddie Dunbar, che è il meno chiacchierato, ma che non per questo va piano, anzi. L’irlandese è reduce da un grande Tour de Yorkshire, nel quale ha dimostrato di sapersi adattare ad ogni tipo di terreno. Classe 1994, sarà quello meno marcato dei quattro e chissà che non possa essere lui la sorpresa di questo Giro.

L’ombra di Tom Dumoulin, Sam Oomen (Team Sunweb), sarà a sua volta in lizza per la casacca di miglior giovane. Inutile dire che per la Sunweb la Maglia Bianca sarà l’ultimo dei pensieri, visto che il focus è tutto su quella rosa. Oomen l’anno scorso, con un ruolo pressoché identico, chiuse nono in classifica generale, dimostrando di poter lottare giorno per giorno coi migliori. Se fosse il capitano, non ci sarebbero dubbi nell’indicare lui come l’anti-López, ma così non sarà e dovrà vivere alla giornata, sperando di arrivare nelle ultime tappe con qualche chance di vittoria. Solo a quel punto potrebbe diventare un obiettivo. Per il team tedesco anche discreti scalatori come Robert Power, Chris Hamilton e Jai Hindley saranno della partita per la Maglia Bianca.

I pretendenti di lingua anglofona sono tanti. Oltre a quelli già citati, infatti, ci saranno anche Ben O’Connor (Dimension Data), James Knox (Deceuninck-Quick-Step), Hugh Carthy (EF Education First) e Lucas Hamilton (Mitchelton-Scott). L’australiano della squadra sudafricana lo scorso anno fu grande protagonista e indossò la maglia per qualche giorno, prima di venir tagliato fuori da una caduta. Knox è all’esordio in un Grande Giro ed è probabile che utilizzerà questa esperienza soprattutto per cominciare a prendere confidenza con questo tipo di corse, mentre Carthy non si è realmente mai testato in una classifica generale di un GT. Si tratta di un esordio in una corsa di tre settimane anche per Hamilton, il quale proverà ad essere nuovamente protagonista sulle strade italiane dopo il trionfo alla Settimana Coppi e Bartali, anche se il suo compito sarà quello di spalleggiare capitan Simon Yates.

Da tenere in considerazione nel lotto dei giovani, ci sono anche Laurens De Plus, Sepp Kuss, Antwan Tolhoek (Jumbo-Visma), tutti a disposizione di Primoz Roglic, e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), che invece dovrebbe avere il via libera per fare la sua corsa. Per l’Italia le maggiori speranze sono riposte in Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che però è verosimile preferisca andare a caccia di una tappa piuttosto che curare la classifica generale, Giovanni Carboni (Bardiani-CSF), uomo di punta della squadra dei Reverberi ma all’esordio in un GT, e Nicola Conci (Trek-Segafredo).

Borsino dei favoriti

***** Miguel Ángel López
**** Tao Geoghegan Hart, Sam Oomen
*** Pavel Sivakov, Ivan Sosa, Ben O’Connor
** Giulio Ciccone, Eddie Dunbar, Valentin Madouas, Lucas Hamilton
* James Knox, Laurens De Plus, Giovanni Carboni, Hugh Carthy, Robert Power

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