Vuelta a Burgos 2022, Philippe Gilbert sulla maxi-caduta: “Ho chiesto all’UCI un protocollo per controllare i finali di gara, ma non se n’è fatto nulla”

La Vuelta a Burgos 2022 è quasi arrivata alla sua conclusione. Oggi – sabato – va infatti in scena l’ultima frazione della breve corsa a tappe spagnola, di livello Pro.Series. L’eco dell’epilogo della seconda tappa, quella funestata da una maxi-caduta costata diversi infortuni ai corridori coinvolti, però non si è ancora spenta. Da più parti sono piovute accuse agli organizzatori, che però hanno risposto attribuendo responsabilità anche a David Dekker (Jumbo-Visma), il primo a perdere il controllo della sua bici e, di conseguenza, a originare la caduta. Sul fatto ha preso posizione anche Philippe Gilbert, uno dei corridori più esperti del plotone (che non è in gara a Burgos).

Il belga fa parte della Commissione rappresentativa degli atleti presso l’UCI: “Esprimo il mio sostegno a tutti i corridori coinvolti nella caduta – le parole del portacolori della Lotto-Soudal, che lascerà l’attività agonistica a fine stagione – Io voglio difendere la sicurezza degli atleti e non posso non far notare che in questo caso ci sia stata un’infrazione. Ho chiesto all’UCI di creare un protocollo per la ricognizione, il controllo e la validazione dei percorsi e, in particolare, dei finali di gara. Questo, però, non è ancora messo in vigore”.

Gilbert prosegue laconico: “Purtroppo sono sempre i corridori a essere vittimi di queste negligenze. È tempo che i temi relativi alla sicurezza vengano presi seriamente. Le cose devono cambiare, per il bene del ciclismo”.

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