TotalEnergies, Peter Sagan: “Voglio vincere ancora: lo devo alla squadra, mi stanno sostenendo tantissimo”

Fra poco gli anni saranno 33, mentre le stagioni da professionista sono – con quella appena iniziata – già 14. I contatori corrono per Peter Sagan, che si è appena lasciato alle spalle l’annata meno fruttuosa della sua carriera: nel 2022 lo slovacco ha vinto una tappa al Giro di Svizzera e il Campionato nazionale. Per il resto, nessun altro podio: il meglio è arrivato dalla Milano-Torino (quinto) e dalle cinque tappe chiuse fra i Top 10 al Tour de France. Probabilmente, non quello che né il corridore né la TotalEnergies, che lo aveva ingaggiato l’inverno scorso, speravano.

Durante il periodo di “stacco” fra 2022 e 2023 la parola “ritiro” è rimbalzata spesso intorno allo slovacco, che però è ancora in sella e pare motivato: “Voglio vincere ancora, ma non più per me, come capitava prima  – le sue parole – Io gareggio ancora per quello, ma voglio farlo per la squadra, perché in questi mesi mi hanno dato grande supporto e sostenuto tantissimo. Nei gruppi in cui sono stato in passato si pensava solo al business e alle vittorie. Se arrivavi secondo, eri considerato un perdente. Qui le le cose sono viste da un’altra angolazione e viene considerato anche il lato umano delle cose. Poi, ci sono episodi in cui arrivi dietro a un altro per un solo centimetro. Questi aspetti vengono comunque considerati”.

Come si supera una stagione come quella appena passata? “La differenza la fa l’inverno – la risposta di Sagan – L’anno scorso non sono riuscito a fare una buona base, sia perché ho iniziato un po’ tardi e sia per i vari problemi fisici che ho avuto. Mi ha condizionato il long-covid: avevo strani dolori alle gambe durante le gare e anche in allenamento, pur andando magari piano. Poi ho dovuto sempre rincorrere e, fra gare e viaggi, non ho avuto il tempo necessario per entrare del tutto in forma”.

Così, l’unica gioia è stata quella di Grenchen: “Quel giorno sono stato felice, ma anche qualche altra volta sono andato vicino alla vittoria – le parole di Sagan, che in carriera ha vinto, fra le altre cose, una Parigi-Roubaix e un Giro delle Fiandre – Però, non mi sono mai sentito al meglio, come nelle stagioni precedenti. Ero cresciuto un po’ in occasione del Mondiale di Wollongong, mi pareva di essere più vicino al meglio, ma non è stato abbastanza (ha chiuso settimo – ndr)”.

Al ritiro, quindi, non ci si pensa più? “L’anno scorso ho detto che avrei smesso se avessi vinto un Mondiale. Così, ne ho corsi tre… (ride, riferendosi a quello su strada, a quello gravel e a quello di E-Mtb – ndr). Ma mi trovo bene con la squadra, mi sto allenando e sto facendo sacrifici tutti i giorni per preparare la nuova stagione”. Stagione che per Sagan inizierà alla Vuelta a San Juan 2023, che comincerà il 22 gennaio.

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