Soudal-QuickStep, Fabio Jakobsen: “Sono il velocista più forte al mondo? Nel 2022 sono quello che ha vinto di più…”

Da un incidente che avrebbe potuto costargli la carriera, e anche la vita, al trono – per quanto effimero – di miglior velocista del mondo. Gli ultimi anni di Fabio Jakobsen sono stati a dir poco intensi e il corridore della Soudal-QuickStep ha davanti altri mesi che si preannunciano intensi. L’atleta neerlandese entra nel 2023 con la maglia di campione europeo sulle spalle e con tanti obiettivi da inseguire, nell’ambito di una squadra in cui ci sono stati “capitani” cui dare le loro possibilità, a partire da Remco Evenepoel e passando anche per Tim Merlier, arrivato dal CicloMercato proprio nelle scorse settimane.

“Penso di essere il miglior velocista al mondo? Di certo, sono quello che nel 2022 ha vinto di più – le parole di Jakobsen raccolte da  Het Nieuwsblad – Voglio continuare a vincere il più possibile, preferibilmente corse di alto livello. In primavera punto soprattutto alla Brugge-De Panne e alla Gent-Wevelgem. E poi mi piacerebbe un giorno affrontare la Parigi-Roubaix: penso che sia l’unica gara in cui posso essere utile ai miei compagni e in cui posso dar loro qualcosa in cambio rispetto al lavoro che fanno per me durante l’anno”.

I bersagli grossi, però, sono altri: “Sicuramente il Tour de France 2023, anche se in questa squadra la selezione si fa una settimana e mezza prima del via – Poi, Patrick Lefevere ha detto che chi sarà il velocista numero 1 e chi il 2 in squadra verrà deciso in base ai risultati di questa primavera. Io il Tour ce l’ho in agenda sicuramente: ma non sono uno di quelli che batte i pugni sul tavolo e pretende di essere il capitano unico”.

Già, perché in squadra c’è un altro velocista di grosso calibro, Tim Merlier, che potrebbe puntare al ruolo di sprinter “numero 1” di cui parla Lefevere: “Come sono i miei rapporti con Merlier? Buoni. Vado molto d’accordo con Bert van Lerberghe, che è il suo migliore amico. In ogni caso, in una squadra servono due velocisti forti”.

Oltre al Tour de France, c’è un altro appuntamento già segnato in rosso sull’agenda di Jakobsen: “Il Mondiale di Glasgow. Se uscirò bene dal Tour, penso di poterci andare. Ne ho già parlato qualche volta con il Commissario tecnico Koos Moerenhout, ma manca ancora tanto tempo. Inizierò invece la stagione alla Vuelta a San Juan 2023: partiamo fra pochi giorni (la gara inizia il 22 gennaio – ndr), ma vedo questo periodo come tre settimane di allenamento in buone condizioni meteo, potendo dormire a 1100 metri di altitudine e anche gareggiando. È un investimento per la primavera. Certo, mi piacerebbe anche muovere il mio ‘contatore’, già che ci sono”.

Il resto del programma del campione europeo in carica: “Farò la Tirreno-Adriatico 2023. Poi, dopo quella gara, sono sulla lista in pratica di tutte le corse di primavera, ma in squadra non ci sono state ancora le selezioni per quel periodo. La Milano-Sanremo 2023? Sì, sono sull’elenco lungo anche per quella. L’anno scorso è stata tremenda: ho corso sui miei migliori valori, ma mi hanno comunque staccato. In caso sarò al via, spero di essere più forte quest’anno: è un traguardo che fa sognare”.

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