I Numeri del 2018: dominio Quick-Step Floors tra le squadre. Androni-Sidermec miglior Professional

Prosegue con un capitolo dedicato alle squadre il nostro viaggio tra “I Numeri del 2018”. Dopo avervi svelato i corridori plurivittoriosi della scorsa stagione, il quinto appuntamento di questa rubrica è dedicato al ruolino di marcia dei team. Per stabilire chi ha fatto meglio e chi ha avuto un rendimento da matita rossa, abbiamo diviso il campo tra formazioni World Tour e Professional. Delle prime abbiamo valutato vittorie e podi complessivi e poi rintracciato anche i successi in appuntamenti del calendario World Tour, nei Grandi Giri (limitatamente alle tappe ed escludendo classifiche finale e maglie a punti) e il numero complessivo dei corridori ad aver esultato almeno una volta. Ragionamento simile per le Professional, ma con una voce in meno: considerato infatti lo scarso numero di affermazioni in eventi del massimo circuito e nei GT – ai quali in poche hanno preso parte -, abbiamo infatti raccolto queste due categorie restituendo un solo risultato.

Numeri alla mano è evidente il dominio perpetrato dalla Quick-Step Floors. Gli uomini di Patrick Lefevere sono in testa in tutte le singole graduatorie, avendo battuto il proprio record storico nei successi. I 73 del 2018 sono stati portati da ben 14 elementi differenti, con Elia Viviani plurivittorioso nel circuito professionista e in grado di aggiungere da solo oltre la metà (7) del bottino totale (13) nei Grandi Giri, dove pure i neroblu hanno fatto il vuoto sulle altre compagini. Unica formazione a sfondare quota 30 (38 in tutto) nelle affermazioni World Tour, i belgi si sono presi due Monumento con Niki Terpstra, dominatore del Giro delle Fiandre, e Bob Jungels, vincitore in solitaria della Doyenne. Anche in questa classifica nessuno ha fatto meglio, mentre la presenza in squadra di tanti velocisti (oltre a Viviani hanno rimpinguato considerevolmente il bottino anche Fernando Gaviria, Fabio Jakobsen e Alvaro José Hodeg) ha contribuito alla quota stratosferica di 155 podi.

L’unica altra selezione a sfondare la tripla cifra nella stessa voce è la Bora-Hansgrohe. La formazione che ha annoverato tra le sue fila, fino al 29 settembre scorso, il campione del Mondo in carica Peter Sagan, si colloca appena a ridosso del podio delle vittorie (33 al pari di Groupama-FDJ e LottoNL-Jumbo) alle spalle di Team Sky (43) e Mitchelton-Scott (39), ma rispetto ad entrambe ha fatto meglio per podi (107 contro i 99 dei britannici e i 94 degli australiani) e per firme in appuntamenti World Tour (22 contro 21 e 17). Anche il team tedesco si è portato a casa una Monumento, la Parigi-Roubaix, e deve il suo elevato numero di piazzamenti nella top 3 a una discreta pattuglia veloce, esaltata dall’esplosione di Pascal Ackermann.

Casi agli antipodi sono quelli di Bahrain-Merida e Sunweb. La squadra di Vincenzo Nibali, che col suo capitano si è aggiudicata la Milano-Sanremo, ha fatto registrare un’ottima presenza sui podi (99) e un cospicuo numero di successi (29). Soltanto quattro di questi, però, sono maturati in eventi World Tour. Tutto il contrario della “banda Dumoulin”, che è andata a segno poco (12 volte) ma in 8 appuntamenti del massimo circuito, con il suo capitano per i Grandi Giri abile ad inscrivere il proprio nome sia al Giro che al Tour e Michael Matthews che ha elevato il livello del collettivo con i due trionfi nelle classiche canadesi.

Disastro assoluto è invece quello confezionato dalla Katusha-Alpecin. La pessima costruzione di un gruppo di lavoro da affiancare all’investimento più pesante del mercato, rappresentato dal tedesco Marcel Kittel, si è tradotta in numeri impietosi. I russi, complice anche l’annata in chiaroscuro del leader per i GT Ilnur Zakarin, hanno raccolto meno gioie (5) e meno top 3 (26) di tutte le altre selezioni World Tour, mandato inoltre a segno meno corridori (4). Soprattutto sono gli unici a non aver vinto neppure una frazione nelle tre grandi corse a tappe stagionali.

A proposito di GT, due sono le Professional ad aver visto un loro corridore esultare, entrambe alla Vuelta. Si tratta della Cofidis, con Nacer Bouhanni, e della Euskadi-Murias, che ha brindato a La Camperona con Oscar Rodriguez. Quella transalpina è anche la seconda selezione più vincente tra le Professional con 21 vittorie, lontana da un’Androni Giocattoli-Sidermec dominatrice della Ciclismo Cup e inavvicinabile grazie alle sue 36 affermazioni e agli 85 podi conseguiti con 10 atleti differenti. Tra le italiane si piazza al quarto posto la Wilier Triestina-Selle Italia, con 19 successi (13 dei quali firmati Jakub Mareczko) e appena a ridosso del podio la Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini, ferma a 11 sigilli – con 4 corridori diversi – e 36 podi. Le francesi sono invece le più performanti negli appuntamenti WT. Grandi Giri esclusi, infatti, la Direct Energie è l’unica ad essersi imposta in un evento del massimo circuito, aggiudicandosi due tappe della Parigi-Nizza.

Vittorie e podi Squadre World Tour 2018

SQUADRA VITTORIE PODI VITTORIE WT VITTORIE TAPPE GT CICLISTI VINCENTI
Quick-Step Floors 73 155 38 13 14
Team Sky 43 99 21 4 14
Mitchelton-Scott 39 94 17 6 13
Bora-Hansgrohe 33 107 22 6 10
Groupama-FDJ 33 76 8 3 13
LottoNL-Jumbo 33 72 10 4 6
Astana Pro Team 31 93 10 2 14
Bahrain-Merida 29 99 4 1 12
Movistar 27 65 12 4 9
Lotto-Soudal 26 59 7 2 10
BMC Racing Team 24 79 14 5 8
Trek-Segafredo 21 66 4 1 9
Ag2R La Mondiale 15 56 3 2 9
UAE Team Emirates 13 34 6 2 6
Team Sunweb 12 43 8 2 5
Dimension Data 9 26 2 2 5
EF-Drapac Cannondale 6 27 2 2 5
Katusha-Alpecin 5 26 2 0 4

Vittorie e podi Squadre Professional 2018

SQUADRA VITTORIE PODI  VITTORIE WT CICLISTI VINCENTI
Androni Giocattoli-Sidermec 36 85 0 10
Cofidis, Solutions Crédits 21 54 1 10
CCC Sprandi Polkowice 20 64 0 7
Wilier Triestina-Selle Italia 19 46 0 5
Israel Cycling Academy 15 42 0 7
Hagens Berman-Axeon 14 38 0 8
Direct Energie 14 39 2 8
Wanty-Groupe Gobert 13 42 0 8
UnitedHealthcare 13 36 0 3
Manzana-Postobon 12 29 0 3
Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini 11 36 0 4

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