CicloMercato 2024, Maciej Bodnar annuncia il ritiro: “Ho avuto la fortuna di poter correre con i migliori e di aiutarli”

Dopo 17 anni tra i professionisti, si chiude la carriera di Maciej Bodnar. Il corridore polacco, che nelle ultime due stagioni ha corso con la maglia della TotalEnergies, ha infatti annunciato attraverso i propri canali social il ritiro dal ciclismo pedalato. Approdato nel professionismo nell’agosto 2007 con la Liquigas, squadra nella quale è rimasto fino al 2014, il classe 1985 ha militato anche in Tinkoff-Saxo (2015-2016) e Bora-hansgrohe (2017-2021) prima del biennio con la formazione transalpina, distinguendosi in particolare come gregario (soprattutto di Peter Sagan) ma anche come cronoman di buon livello. Proprio a cronometro ha conquistato otto titoli nazionali, un argento europeo e una tappa al Tour de France 2017, sfiorando anche il podio mondiale nel 2016.

“Il ciclismo è uno sport bellissimo – ha scritto Bodnar sui social – Gli devo molto. Mi ha dato la grande opportunità di viaggiare in tutto il mondo, incontrare persone fantastiche e sperimentare culture diverse. Mi ha insegnato a tirar fuori molto della vita. Ma il ciclismo ha anche il suo lato oscuro. Pochi sport richiedono tanto da un atleta professionista. Significa anche separazione dalla famiglia e dai propri cari. Non menzionerò nemmeno i sacrifici. Dopotutto, questo sport si basa sui sacrifici”.

“Ho trascorso la mia carriera principalmente come ‘gregario’ e ho avuto la fortuna di poter correre con i migliori e di aiutarli – prosegue il 38enne – Ivan Basso, Alberto Contador e Vincenzo Nibali. Ma, soprattutto, Peter Sagan. Ma non solo loro. La squadra non è fatta solo da grandi nomi, e durante tutta la mia carriera ho cercato di aiutare ogni squadra e ogni corridore come se ognuno di loro fosse un campione del mondo”.

“Un grande ringraziamento ai miei compagni di squadra, allenatori, dirigenti, manager, all’intero staff, dai meccanici ai soigneurs, dai dottori al personale d’ufficio… Grazie a voi, tutto è stato più facile. Sono molto orgoglioso di aver fatto parte della squadra quando Michal Kwiatkowski è diventato campione del mondo a Ponferrada e quando Rafal Majka ha vinto la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro”.

“Grazie a tutti voi, i tifosi, per il vostro supporto. Ho iniziato ad andare in bici all’età di 12 anni e solo due anni dopo ho lasciato la mia casa con il pensiero di diventare un ciclista professionista. 26 anni di corse, compresi 17 anni a livello professionistico. È molto tempo. Ecco perché il mio ringraziamento più grande va alla mia famiglia, che è sempre stata lì per me, nella buona e nella cattiva sorte. Ora è il momento di stare con la famiglia e le persone care. Ciao!”, ha concluso Bodnar.

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