UCI, vietati gli abbracci tra corridori a fine gara: “Un messaggio di buon senso che vogliamo mandare al mondo e agli appassionati di ciclismo” (Aggiornato)

Tra i diversi divieti implementati negli ultimi tempi dall’Unione Ciclistica Internazionale se ne aggiunge ora uno nuovo. Facendo seguito alla richiesta di qualche giorno fa della federazione belga, il massimo organismo mondiale del ciclismo ha vietato gli abbracci tra i corridori a fine gara per festeggiare le vittorie. Una decisione che è stata presa non strettamente per motivi sanitari, dato che gli atleti, con tamponi e bolle, sono costantemente monitorati (e, nonostante ciò, qualche caso di Covid-19 si registra comunque), ma è una scelta che è stata fatta per evitare di mandare un messaggio negativo a coloro che guardano il ciclismo e sono costretti, nella vita quotidiana, a praticare il distanziamento.

“Come medico, posso dire che il rischio di contrarre l’infezione abbracciandosi non è molto alto – le parole riportate da L’Equipe del direttore medico dell’UCI Xavier BigardMa tutto sta nel messaggio che vogliamo mandare al mondo e in particolare agli appassionati di ciclismo: è vietato toccare gli altri se si vuole fermare il virus. I corridori già non hanno il diritto di abbracciarsi e toccarsi sul podio. Il buon senso ci dice che è saggio comportarsi in questo modo anche dopo il traguardo”.

AGGIORNAMENTO 11/03: Attraverso un comunicato, l’UCI ha voluto chiarire ulteriormente la sua posizione riguardo agli abbracci tra corridori: “Sebbene dal punto di vista medico il rischio di contaminazione tra i membri di una bolla di una squadra rimanga basso, l’UCI ritiene comunque necessario che i corridori adottino le misure precauzionali di base, compreso il rispetto di una distanza fisica minima. Le dimostrazioni di gioia e di congratulazioni sono spontanee e naturali e fanno parte della bellezza del nostro sport. Non è quindi un piacere per l’UCI consigliare vivamente a tutti gli interessati di astenersi dall’abbracciarsi all’arrivo. Tuttavia, a causa dell’attuale pandemia, è essenziale modificare temporaneamente alcune abitudini in modo da poter tornare alla normalità il più rapidamente possibile”. Facendo presente di aver aggiornato il protocollo con questo nuovo provvedimento, l’UCI ha ribadito che “questo cambiamento è di buon senso e in linea con il nostro desiderio di garantire che il nostro sport sia esemplare in questi tempi difficili“.

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