Doping, Lance Armstrong: “Io, Jan Ullrich e Marco Pantani siamo stati trattati in modo diverso rispetto agli altri”

Lance Armstrong ribadisce il concetto. Dopo aver difeso nei giorni scorsi l’ex rivale e ora grande amico Jan Ullrich, con cui ha condiviso la gloria a cavallo del duemila e il fallimento nel decennio successivo, il texano ritorna sul modo in cui sono stati trattati entrambi; a suo modo di vedere, diversamente dagli altri, così come fu per Marco Pantani. L’ex Roi Americain, idolo delle folle nel suo periodo di massimo splendore che lo portò a vincere sette Tour de France consecutivi, fu fermato solo dopo il suo ritorno alle corse e squalificato a vita nel 2012, in seguito alla sua confessione e numerose testimonianze di fronte all’USADA (Agenzia Antidoping USA).

Il tedesco finì invece sostanzialmente la sua carriera nel 2006, con il coinvolgimento nella Operacion Puerto che per lungo tempo ha negato, venendo allontanato dal ciclismo e finendo in un vortice che nel 2018 lo ha portato in clinica per disintossicarsi da droghe, alcol e depressione. Tutti ben sappiamo invece come si interruppe la carriera del Pirata, che da quel controllo a Madonna di Campiglio non fu mai più lo stesso fino al tragico epilogo di quel 14 febbraio 2004…

Mentre altri corridori che hanno fatto il nostro stesso errore hanno potuto continuare a lavorare, io, Ullrich e Pantani siamo stati trattati diversamente“, spiega infatti a Zeitmagazin al quale in precedenza aveva già rilasciato le prime dichiarazioni riguardo il suo supporto all’ex corridore della Telekom. Secondo l’ormai 52enne americano infatti i tre hanno pagato il prezzo più alto (sempre che quanto sia successo ad ognuno di loro sia veramente paragonabile) perché sono stati “i migliori di una generazione di me*da”, come aveva già detto nei giorni scorsi.

È il prezzo che paghi ad essere il migliore e un simbolo del tuo sport“, aggiunge ricordando le sue difficoltà, economiche e psicologiche, una volta subita la squalifica, che gli impedisce tutt’ora di partecipare a qualsiasi evento sportivo. Un periodo complicato che lo ha portato a voler aiutare e spendersi per il suo grande rivale: “Per me fu molto difficile uscire dal buco nero in cui ero finito ed è per questo che non volevo lasciare da solo Jan“.

Un commento

  1. Il signor Amstrong dovrebbe avere il buon gusto di tacere
    Salvato dal cancro
    Per anni ha preso in giro tutti
    Quando Marco è rientrato in un paio di gare anziché Aiutarlo lo ha affossato
    Verissimo quando dice che i tre sono stati trattati in maniera diversa
    A pagare purtroppo il povero ed innocente Marco

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