UCI, David Lappartient non esclude un nuovo calendario: “Perché non chiudere l’anno con Fiandre e Roubaix?”

Correre la Parigi – Roubaix in autunno potrebbe non essere stato solo un caso isolato e forzato. Quella che lo scorso anno è nata come una scelta obbligatoria in una stagione ancora scossa dal covid, potrebbe anche diventare una scelta in futuro, secondo quanto fa sapere David Lappartient. Per il momento non è che una ipotesi, una possibilità verso la quale il presidente dell’UCI si mostra più che aperto, ipotizzando un diverso finale di stagione con anche il Giro delle Fiandre spostato a chiudere l’anno.

“Parigi – Roubaix si è sempre svolta la seconda domenica di aprile – spiega Lappartient a WielerFlits – Tuttavia, la scorsa primavera la corsa è stata bloccata dalle autorità locali a causa del covid e la corsa è stata gioco forza spostata ad autunno. Questa mossa di spostarla al 3 Ottobre non ha reso la corsa in alcun modo meno affascinante. Anzi, è stata una delle edizioni più eroiche della storia dell’Inferno del Nord. Ne ho personalmente parlato con ASO. E mi hanno detto che non avrebbero mai pensato prima ad un cambio di data, ma ora è diverso. Questo apre a varie possibilità in futuro”.

Qualcosa di inimmaginabile fino allo scorso anno, ma che ora sembra interessare il presidente del massimo organismo internazionale: “Un finale di stagione con Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix? In passato non ci avremmo mai pensato, ma ora mi chiedo ‘Perché no?’ Questo aprirebbe nuove possibilità in calendario se organizzassimo queste due monumento, forse le più grandi, alla fine dell’anno”.

Cambiamenti che nel complesso ovviamente porterebbero a modifiche sostanziali dell’intero calendario. Ipotesi che non spaventa: “Una riorganizzazione del calendario è qualcosa di cui parlare. Molti organizzatori capiscono che un cambio di data offre possibilità e opportunità. Ci siamo abituati a certe date perché abbiamo pianificato il calendario in questo modo per anni. Come faremo queste riforme non è ancora chiaro, ma tutti gli attori del ciclismo ci hanno indicato che sono aperti alla possibilità di apportare dei cambiamenti”.

Questi ultimi non riguarderanno comunque i grandi giri, come conferma e rassicura Lappartient. Se dunque ci potrebbe essere un cambiamento “di una o due settimane”, il programma dei GT “resterà essenzialmente lo stesso”. La sequenza Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España non cambierà e le date sono destinate a restare sostanzialmente quelle, per vari motivi: “Non si può iniziare l’anno con un GT, mentre a fine ottobre non puoi chiuderci l’anno a causa delle condizioni meteo in alta montagna”, aggiunge il dirigente transalpino.

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