Trek-Segafredo, Freni a Disco per Roubaix e grandi giri

Trek – Segafredo pronta al passaggio ai Freni a Disco. Mentre la tecnologia è ancora in prova anche per il 2018, le squadre sono in questo periodo alle prese con l’annosa decisione se introdurre o meno la novità in corsa. Lo scorso anno era stata soprattutto la Quick-Step Floors ad effettuare il grande cambiamento, anche se non in tutte le corse, riuscendo comunque ad ottenere con Tom Boonen la prima storica vittoria. Altri pareri favorevoli erano arrivati anche da altri esponenti di spicco, come Peter Sagan, ma non erano mancate anche le critiche.

Malgrado alcune problematiche concrete, alcune squadre, come Direct Energie e Bahrain – Merida ne avevano comunque deciso l’utilizzo per alcuni eventi, a partire dalla Parigi – Roubaix, come farà quest’anno anche la compagine statunitense, che tuttavia farà un altro passo avanti. Dopo un anno di test, che hanno coinvolto attivamente i corridori, infatti, per la stagione ormai alle porte è stato deciso di introdurre i freni a disco in molte più corse, come fecero comunque anche già i belgi al Tour de France, ad esempio. Risolte anche alcune questioni legate al peso delle bici, che finalmente rientra nei 6,8 kg regolamentari, e con l’arrivo anche del nuovo set Shimano adatto, l’azienda è dunque pronta, avendo anche lavorato molto sul cambio ruote, altro passaggio delicato.

I corridori da grandi giri correranno dunque sul modello Emonda Disc, mentre gli uomini da classiche affronteranno l’Inferno del Nord e altre grandi corse sulla Domane Disc, secondo quanto spiega Matt Shriver, direttore tecnico del team, a cyclingnews. “Un anno fa non ci sentivamo pronti come azienda per introdurre i Freni a Disco ai corridori – commenta – Ora abbiamo un prodotto pronto, così come i nostri partner della Shimano […] Non avevamo intenzione di forzare i corridori. Hanno avuto modo di provarle e vederne i benefici. Ora siamo ad un punto in cui sono loro a dire, ‘Sì, sono fantastiche’. Quindi è il momento di abbracciare questa nuova tecnologia“.

Ammettendo che “ci sono ancora alcuni dettagli su cui lavorare“, Shriver conferma dunque che “l’intera squadra utilizzerà” i nuovi modelli alla Roubaix, augurandosi comunque che il cambiamento sia al più presto effettuato da tutti, evitando così anche eventuali pericoli legati ai diversi tempi di reazione dei freni a disco rispetto ai tradizionali freni in uso attualmente.

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