Freni a disco, le squadre rinunciano per questa primavera

Dovevano essere la grande novità di questa primavera, ma i freni a disco han subito una brusca frenata. Dopo gli endorsment invernali di Tom Boonen, primo corridore a vincere una corsa con una bici equipaggiata da questa nuova tecnologia, imitato poco dopo dal compagno Marcel Kittel, che si era espresso in modo molto favorevole, e di Peter Sagan, sembrava ormai tutto pronto, ma le continue polemiche di questi mesi hanno spento gli entusiasmi. Molti corridori hanno continuato a mostrarsi scettici riguardo alcuni aspetti, di sicurezza innanzitutto, ma non solo, con lo stesso campione del mondo a fare un passo indietro, sostanzialmente dietro lo slogan “o tutti, o nessuno”.

Una possibilità al momento difficilmente realizzabile visto che non tutte le ditte hanno preparato dei modelli equipaggiati con i freni a disco. Ma soprattutto, in realtà, il problema che sta frenando l’ingresso in gara è l’assistenza. Una questione che sembra al momento non risolvibile, tanto che anche la Specialized (che aveva annunciato come il proprio modello Roubaix avrebbe previsto solo una versione con i freni a disco) è costretta a fare un passo indietro. Come sottolinea ciclo21, i due corridori che forse avrebbero più di tutti potuto aiutare alla diffusione del nuovo modello, nelle due corse più importanti – Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix – correranno con un modello che non sarà esattamente quello in commercio. L’azienda statunitense è stata infatti in qualche modo costretta a rinunciare alla sua intenzione, fornendo appositi, facendo un passo indietro rispetto a quanto annunciato.

Come spiegava Sean Estes, addetto alle relazioni pubbliche del colosso USA, il problema è soprattutto legato all’assistenza in corse in cui questo si rivela come un aspetto fondamentale – “La possibilità di una foratura è molto grande ed esiste un rischio elevato che l’assistenza neutra non possa offrire un cambio di materiale rapido a causa delle piccole differenze che ci sono fra i vari dischi – spiega Estes a CyclingTips – Serve che tutti i corridori abbiano un facile accesso all’assistenza neutra. La posta in palio è molto alta in queste corse in cui le forature sono molto comuni. Purtroppo, l’assistenza neutra per i freni a disco non è disponibile al momento“.

La conferma ufficiale da parte di Quick-Step Floors e Bora – hansgrohe non è arrivata, ma l’aver utilizzato in tutta questa campagna di primavera un modello con i freni tradizionali sembra ormai dare un segnale molto chiaro anche riguardo le prossime due domeniche. Decisione già presa invece per Trek – Segafredo e Cannondale – Drapac, che non si avvarranno della nuova tecnologia, con il Team Sunweb che sembrerebbe anch’esso intenzionato a restare sul sentiero consueto, anche se la decisione definitiva non è stata annunciata.

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