Sportivo dell’anno: Kopecky, Pogacar, Van Der Poel e Vollering nelle Top10 de l’Equipe

Quattro ciclisti tra i primi dieci sportivi dell’anno secondo L’Equipe. Si tratta di due uomini e due donne, scelte dal noto quotidiano francese che propone il suo consueto e prestigioso bilancio internazionale della stagione sportiva appena conclusa. A livello maschile, dove a trionfare è stato il tennista Novak Djokovic, i selezionati, in ottava e nona posizione, sono Tadej Pogacar e Mathieu Van Der Poel, che nella classifica per il Vélo d’Or erano stati battuti da Jonas Vingegaard qui non presente, mentre tra le donne sono state selezionate Demi Vollering e Lotte Kopecky, rispettivamente quinta e decima del ranking che in cima vede la ginnasta Simone Biles.

Per quanto riguarda il fuoriclasse sloveno, laureatosi per il terzo anno di fila numero 1 del ranking UCI e capace di vincere sia le corse a tappe che quelle di un giorno, e di trionfare fondamentalmente su ogni terreno e in ogni maniera, la stagione 2023, nonostante la delusione del Tour de France, concluso comunque al secondo posto, si è rivelata estremamente proficua, con le vittorie al Giro delle Fiandre, al Giro di Lombardia, alla Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, per citare solo le più importanti, venendo fermato dal provare la tripletta delle Ardenne solo da una brutta caduta alla Liegi, chiudendo poi in terza posizione il Mondiale di Glasgow.

Decisamente fuori dai ranghi anche la stagione del polivalente neerlandese, che nel 2023 ha vissuto l’anno migliore della sua carriera, con il quinto titolo mondiale nel ciclocross, il primo su strada e le sue prime affermazioni alla Milano Sanremo e alla Parigi Roubaix. Questo a testimoniare che il nipote di Raymond Poulidor è un fenomeno assoluto, non solo sulla bici da cross, ma anche con quella da strada, su cui quest’anno ha dimostrato di essere un cacciatore di classiche fuori dal comune, migliorando anche dal punto di vista tattico, che era sinora forse l’unica sua carenza. Da sottolineare anche come il nativo di Kapellen aveva messo nel mirino il titolo mondiale nella mountain bike, per centrare un tris in cui nessuno è mai riuscito

Per quanto riguarda le donne, non si poteva non premiare l’eccezionale annata della 27enne neerlandese, che si è imposta come nuova regina del ciclismo su strada, vincendo prima la Strade Bianche, davanti alla compagna Kopecky, poi in Primavera la Dwars door Vlanderen e, soprattutto, confezionando una tripletta impressionante nelle classiche delle Ardenne (Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi); infine, in estate, è riuscita, dopo il secondo posto della passata stagione, ad aggiudicarsi il Tour de France e ha chiuso al secondo posto la prova in linea ai Mondiali, dietro la compagna.

La belga, invece, dopo una Grande Boucle in cui ha centrato un secondo posto decisamente inatteso considerando le caratteristiche fisiche e tecniche della ciclista, si è aggiudicata la prova in linea dei Mondiali di Glasgow, mentre su pista ha conquistato la corsa a eliminazione e quella a punti ai Mondiali di Glasgow, mentre a febbraio, sempre nella corsa a eliminazione, aveva trionfato all’Europeo di Grenchen. I successi della ventottenne fiamminga la lanciano verso un 2024 da superstar della disciplina, sia su strada che su pista, con i Giochi Olimpici come terreno di caccia in cui arricchire ulteriormente la bacheca.

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