Parigi 2024, Jasper Stuyven si schiera contro il nuovo formato dei Giochi: ”Riducendo le dimensioni del gruppo, perdono molto valore per i ciclisti”

Anche Jasper Stuyven si schiera contro il formato della gara su strada dei Giochi Olimpici. Il 2024 sarà caratterizzato dall’evento sportivo più importante al mondo, ma alcuni corridori non hanno apprezzato le modifiche che UCI e CIO hanno deciso di adottare per la prova di ciclismo. Il corridore della Lidl-Trek si accoda alle dichiarazioni di qualche settimana fa di Wout Poels (Bahrain-Victorious), anch’egli contrario al cambio del format. A Parigi parteciperanno infatti appena 90 corridori, stesso numero della prova femminile. Tra i paesi con più uomini, il Belgio avrà a disposizione quattro pettorali con Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) che dovrebbero essere i fari della nazionale, sostanzialmente certi del posto vista anche la loro partecipazione alla cronometro. 

“Riducendo le dimensioni del gruppo, i Giochi Olimpici stanno perdendo molto valore per ciclisti perché non sono più una gara ciclistica – le parole di Stuyven a GCN dal ritiro spagnolo di Calpe – Farlo solo per essere alla pari con la gara femminile è semplicemente… Dobbiamo fare 290 km con 90 corridori, quindi penso che dovremmo renderla una corsa di ciclismo e non pensare solo ad avere lo stesso numero di partecipanti delle donne. Non puoi controllare la gara…”

Il corridore belga spiega infatti che l’esiguo numero di atleti per squadra renderà difficile applicare le tattiche che caratterizzano il ciclismo su strada professionistico: “Potrebbe essere finita dopo 10 minuti. Potrebbe essere come i Mondiali con un gruppo che impazzisce o potrebbe essere una gara estremamente noiosa. Dopo 10 km, se i corridori belgi e olandesi si allontanano, e se otto corridori attaccano chi inseguirà? Se un paese manca, chi proverà a rientrare con solo pochi corridori? Potrebbe essere una gara di otto uomini già dopo 20km. Con 90 ciclisti non sarà una bella cosa. È un peccato che sia stata presa questa decisione, ma dobbiamo affrontarla e provare ancora a formare la squadra”.

Malgrado tutto questo, il corridore fiammingo ammette che gli “piacerebbe ancora andarci” perché non ha “mai partecipato alle Olimpiadi”, per cui resta “un obiettivo” di quelli che tieni in un angolo, “in fondo ai tuoi pensieri”. Ovviamente, resta consapevole del fatto che sia “abbastanza difficile far parte della squadra” in una nazione di primo piano e ricca di campioni come il Belgio, in particolare “perché ci sono solo due posti” vista la presenza di Remco Evenepoel e Wout Van Aert. 

Tra i suoi obiettivi per strappare la convocazione per Parigi, ovviamente il vincitore della Milano-Sanremo 2021 punta innanzitutto alle Classiche: “La primavera non è stata fantastica per me. Ho avuto la mia dose di sfortuna nelle Classiche e vengo giudicato in base a quelle gare […] Alla fine dell’anno ero competitivo e lottavo per la vittoria nelle gare che ho disputato, ma sono rimasto a secco e non posso farci niente. Ti lascia una brutta sensazione sulla stagione ma non puoi farci nulla. In passato ho avuto la fortuna di vincere una Classica ogni anno, ma ora non è più così per il secondo anno consecutivo. Stava andando tutto al posto giusto, ma ora vivo l’altra faccia della medaglia. Ho avuto quei due incidenti, cinque o sei forature e alcuni brutti momenti”.

Per il campione europeo di Gravel, unica gioia in una stagione difficile, c’è comunque ancora la voglia di rifarsi, soprattutto in una squadra che ha alzato l’asticella dopo una campagna di CicloMercato molto attiva grazie all’arrivo del nuovo main sponsor Lidl. Nel team si respira così aria di novità che fa bene anche all’esperto corridore belga: “Sono ancora motivato, questo è certo -aggiunge – Se non lo fossi rallenterei, ma non è così. Ci sono ancora molte belle cose che posso fare e, in generale, abbiamo una squadra più forte, non solo per le Classiche, ma per tutto. Abbiamo tanti ragazzi nuovi e questo è entusiasmante. Abbiamo Tim Declerq e Jonathan Milan che non puoi paragonare fra loro perché sono diversi, ma abbiamo rafforzato la squadra più forte in ogni modo”.

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