ONE Cycling, l’Arabia Saudita sarebbe pronta ad investire 250 milioni di euro nella nuova lega

L’Arabia Saudita pronta ad un maxi investimento nel progetto ONE Cycling Secondo l’agenzia Reuters, una società di investimento di proprietà del fondo saudita PIF è la favorita per sostenere la nascita di una nuova lega ciclistica che farebbe acquisire valore allo stato saudita nell’arena sportiva internazionale. L’investimento da parte della SRJ Sports Investments dovrebbe essere di circa 250 milioni di euro con diverse squadre ciclistiche del WorldTour interessate alla situazione. Se il progetto dovesse andare in porto è il sarebbe un passo in avanti nel coinvolgimento dello stato mediorientale nel ciclismo (che attualmente investe nell’AlUla Tour appena concluso e nel team Jayco – AlUla) e rientrerebbe nel progetto governativo Vision 2030 che ha come obiettivo quello di costruire nuove industrie e creare posti di lavoro, anche se per molti si tratta di operazioni di sportwashing e migliorare la propria immagine a livello internazionale. 

Le fonti citate dall’agenzia stampa sostengono che l’accordo si possa finalizzare nei prossimi mesi, dopo che il fondo SRJ prevarrà eventualmente in un’asta di altri investitori. In prima fila per questo progetto ci sarebbero, come emerso in queste settimane Visma|Lease a Bike e Ineos Grenadiers, così come Soudal-QuickStep, che ritengono una lega esterna possa essere un modo per riequilibrare i guadagni delle squadre nei confronti degli organizzatori. Se le altre parti coinvolte non hanno voluto commentare la notizia, la formazione neerlandese ha ammesso che “questa idea è in fase di studio, così come molte altre idee sono in fase di studio per elaborare un modello di business sostenibile per il ciclismo in futuro”.

Al momento i colloqui non coinvolgono ASO e RCS Sport, vale a dire gli organizzatori dei tre grandi giri, ma non è escluso che in futuro possano entrare anche loro nelle discussioni per questo nuovo progetto, come ventilava pochi giorni fa Patrick Lefevere, spiegando che una volta che il progetto prende vigore altri potrebbero “salire a bordo”. I tentativi per la creazione di una lega ciclistica ci già stati in passato, anche nel 2012, quando otto squadre fondarono un progetto chiamato World Series Cycling (WSC), ma allora non si concretizzò nulla, così come il progetto Velon, ancora in piedi ma con molta meno forza di prima.

Sarà inoltre da valutare in cambio di questo grande investimento, quale ritorno possono proporre le squadre che attualmente hanno un modello di business che difficilmente consente dei margini di profitto da poter condividere. L’obiettivo è chiaramente riuscire a creare un sistema per cui la nuova lega possa avere i diritti TV (ed eventualmente, in misura molto minore, di merchandising), che possano essere il vero motore economico del progetto. Soldi che al momento appartengono quasi esclusivamente agli organizzatori (che, va ricordato, ad eccezione dei grandissimi eventi, hanno margini di profitto molto bassi e sono spesso associazioni piccole, che vivono anche grazie al sostegno dei volontari).

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