Lidl-Trek, Sam Oomen cerca il rilancio: “Alla Jumbo ero finito troppo indietro nelle gerarchie, penso di avere ancora buone stagioni davanti a me”

Sam Oomen è stato una grande promessa del ciclismo neerlandese. Da ragazzo andava fortissimo e nei primi anni da professionista, trascorsi con la maglia della Sunweb, si è messo decisamente in mostra, tanto da risultare importantissimo nel Giro d’Italia 2018, vinto dal suo compagno di squadra Tom Dumoulin e da lui chiuso al nono posto della generale. In salita, Oomen andava parecchio forte, ma con gli anni, anche per via di qualche problema fisico incontrato negli anni, non è più riuscito a rimanere a quel livello, pur passando a quella che poi è diventata la squadra regina del lotto, ovvero la Jumbo-Visma.

Così, a inizio 2024, il 28enne di Tilburg lascerà la squadra neerlandese per unirsi alla rinnovata, e molto ambiziosa, Lidl-Trek. Squadra che, a quanto riporta In De Leidenstrui, lo avrebbe già messo nella pre-selezione per il Tour de France 2024, corsa che Oomen non ha mai affrontato in carriera. “Con la Jumbo-Visma avevamo, sia io che la squadra, la sensazione che fosse meglio che io andassi da un’altra parte – le parole del corridore – La cosa è stata difficile, perché per me quella era una squadra-famiglia, con tante persone che conoscevo fin dai tempi delle giovanili nella Rabobank. Ma una carriera è corta e non devi lasciar dietro delle possibilità, avrei rimpianto la scelta di rimanere”.

Come mai? “In quella squadra ero uno di medio livello, lì ci sono talmente tanti campioni. Sì, le radici sono importanti, ma vuoi anche provare a essere un po’ speciale. Alla Jumbo non riuscivo più a mettermi in mostra, mentre io ho proprio quell’ambizione. Al contrario, ormai ero scivolato parecchio indietro nelle gerarchie di squadra, quando si parlava di avere delle possibilità da giocarsi nei finali delle gare“.

Programmi per il futuro? “Considerando l’età che ho, penso di avere ancora buone stagioni davanti – le considerazioni di Oomen – Credo sia troppo presto mettere da parte tutte le possibilità di provare a fare qualcosa di mio e dedicarmi completamente ai vari capitani. Questo non vuol dire che io abbia ancora i miei migliori anni davanti, perché probabilmente quelli sono stati i primi da corridore professionista. Ma posso ancora fare qualcosa di buono”.

Alla Lidl-Trek Oomen trova un collega che è anche un amico, Tao Geoghehan Hart, e un corridore che per lui è stato anche un’ispirazione: “Già, Bauke Mollema. Lui è uno di quelli che con l’età è migliorato, è un grande professionista, ma sa gareggiare usando l’istinto, tenendo magari il computerino in tasca. È uno che non si perde nei dettagli, che è una cosa che sta diventando molto rara. Ricordo come ha vinto Il Lombardia 2019, davvero alla sua maniera, senza grandi numeri. Io non mi includo nella sua categoria, ma mi piace il ciclismo romantico, fatto di attacchi e di duro lavoro”.

Speranze per il 2024? “Sarebbe grandioso riuscire a essere davanti nei finali delle corse più importanti e magari recitare un ruolo significativo, sia per me ma anche per ragazzi come Tao, Mattias Skjelmose Jensen, Giulio Ciccone o Mads Pedersen. L’idea di riuscire a essere lì e di mettermi in mostra e mi motiva particolarmente. Sarebbe davvero fantastico”.

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