Katusha-Alpecin, Kittel vuole correre la Roubaix per testarsi

Marcel Kittel pronto per la Parigi – Roubaix 2018. Con il passaggio alla Katusha – Alpecin si aprono gli spazi anche per il tedesco, che sta pensando concretamente dunque a partecipare alla prossima edizione dell’Inferno del Nord, in programma domenica 8 aprile. La sua ultima (fu anche la prima) partecipazione risale al 2011, quando concluse la corsa fuori tempo massimo. Comunque un segno di rispetto da parte sua, astro emergente delle volate, che volle in ogni caso arrivare sino in fondo ad una corsa che non era chiaramente nelle sue corde. Concentratosi sugli sprint, la sua carriera prese dunque chiaramante quella direzione e quel focus, fino alla consacrazione e il passaggio alla Quick-Step Floors.

Con la maglia dello squadrone belga, specialista del pavé, impossibile trovare spazio per uno come lui, star nella sua disciplina, ma sostanzialmente un apprendista al nord. Da qualche anno dunque il pensiero veniva sempre ricacciato indietro, ma con il passaggio alla squadra svizzera, la prospettiva cambia. “Penso di avere ora buone possibilità di fare esperienza alla Roubaix – spiega a CyclingTips – Ne stiamo parlando, anche se finora niente è stato ancora deciso”.

Una ipotesi da incastrare bene con il suo calendario, perché chiaramente significherebbe anche dover cambiare preparazione, oltre alla probabilità di inserire magari altre corse in precedenza al Nord per ambientarsi, il tutto senza perdere il focus principale che rimane comunque quello di un velocista che punta alle tappe dei grandi giri, a partire dal Tour de France. Ovviamente, nel caso di partecipazione, è più che pronto a mettersi a disposizione dei compagni. “Se dovessi esserci, non sarebbe con un ruolo da leader – precisa – Ma sarei in supporto alla squadra e per fare esperienza. Questo per me è molto importante”.

Un percorso che ricorda quello di André Greipel, che da qualche anno partecipa (anche al Giro delle Fiandre) con grande generosità e impegno, fino ad ottenere lo scorso anno un ottimo settimo posto nel velodromo della cittadina francese. La sua prima partecipazione, dopo una estemporanea nel 2006 (con ritiro annesso), fu nel 2011, a 29 anni. La stessa età che ha ora il suo connazionale. Da allora il Gorilla ha sempre partecipato (tranne nel 2014), riuscendo a calibrare molto bene la sua partecipazione a queste corse con i successi nei grandi giri, nei quali solo l’anno scorso, dopo dieci anni, non ha vinto almeno una tappa.

Un esempio al quale sicuramente Kittel ha pensato, con il quale potrebbe essersi anche confrontato (o farlo presto). Ma per capire se la Roubaix può diventare per lui un obiettivo nel medio-lungo termine, dovrà prima di tutto correrla e viverla fino in fondo, cercando di stare anche nel vivo dell’azione e correndo anche in modo diverso da quello che, per sua natura, solitamente gli vediamo fare.

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