Jumbo-Visma, Primož Roglič giura fedeltà: “Sono già nella miglior squadra al mondo, dove dovrei andare?”

Primož Roglič ha vissuto una seconda parte di 2022 molto complicata. Caduto e costretto al ritiro al Tour de France 2022, ha patito la stessa sorte anche alla Vuelta a España 2022, mancando così la possibilità di lasciare il segno in un Grande Giro e finendo probabilmente dietro al compagno di squadra Jonas Vingegaard nella scala gerarchica della squadra, la Jumbo-Visma.  Lo sloveno, che sta ancora il processo di recupero conseguente all’infortunio capitatogli in Spagna, era così stato inserito anche in diverse voci di mercato, che lo volevano intenzionato a lasciare la formazione neerlandese in un futuro prossimo.

Roglič però non pare avere il proposito di lasciare la Jumbo-Visma: “Io e la squadra siamo cresciuti insieme negli anni. Non è una cosa che è avvenuta nel corso di una notte – le parole del 33enne sloveno in un’intervista a Radio Slovenia – Quindi, se dovessi cambiare maglia, dovrei affrontare questo processo di nuovo dall’inizio. Dove dovrei andare, se sono già nella miglior squadra che c’è?”.

Il vincitore di tre Vuelta parla anche del possibile dualismo con Vingegaard: “La competizione ti porta sempre a diventare una versione migliore di te stesso. Il mio obiettivo è quello di essere ancora più forte nella prossima stagione. Chi è più forte fra me e Jonas? Non ci siamo mai picchiati – ha scherzato Roglič – Ma io sono un po’ più grosso di lui!”

Tornando al legame con la sua attuale squadra, lo sloveno è stato prima categorico e poi un po’ più misterioso: “Ci sono sempre voci di CicloMercato, ma tutti sappiamo che io ho un contratto in essere con la Jumbo-Visma. Per quanti anni? Sicuramente il prossimo e poi vedremo”. Roglič incontrerà compagni e tecnici gialloneri nel primo raduno della nuova stagione, fissato per l’11 dicembre: in quell’occasione si inizierà anche a parlare di programmi per il 2023.

L’oro olimpico di Tokyo 2020 a cronometro torna anche sull’episodio che gli è costato il ritiro dalla Vuelta a España 2022, il contatto con Fred Wright, e le relative polemiche seguenti: “Sul momento mi sono chiesto se era davvero necessario che io commentassi qualcosa a riguardo. Ma poi mi sono detto ‘perché devo rimanere sempre in silenzio?’. Ho solo voluto esprimere il fatto che io voglio gareggiare in uno scenario di correttezza sportiva. Non sapremo mai come sarebbe andata a finire quella Vuelta: Remco Evenepoel era stato sicuramente migliore di me nei primi giorni, ma poi io avevo iniziato a crescere. Avevo buone sensazioni ed ero ottimista”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio